E’ ormai guerra aperta tra autorità ecclesiastica e alcune libere associazioni, supportate dal Comune in merito ad alcuni eventi del folklore e tradizioni locali. Dopo la Zeza (in realtà spiegata) nella chiesa di San Sebastiano che il Comune gestisce in comodato d’uso con protocollo con la Curia, è l’esibizione per le strade del paese di una coppia di brasiliane a creare scandalo. Padre Vito Terrin, superiore generale dei Missionari della Divina Redenzione, pubblica un post dal suo profilo facebook parlando di una brutta immagine per il paese natio del Servo di Dio “Padre Arturo D’Onofrio” e di una sfilata indecente per bambini e famiglie. “La cultura brasiliana non deve essere trasferita a Visciano le cui tradizioni del Carnevale non c’entrano alcun che con quello di Rio”.
Dietro all’evento “scandalo” vi è un gruppo di giovani che hanno inteso realizzare il Carnevale con l’allestimento di un carro, quadriglia e le brasiliane.
Anche il parroco ha protestato con le autorità per i permessi concessi all’evento. È il caso di ricordare Peppone e don Camillo ambientato a Brescello. Chi la spunterà a Visciano?
Nicola Valeri