“Elia e lo spirito di Dio”. L’opera di Prisco De Vivo nella nota critica di Annibale Rainone

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Elia e lo spirito di Dio.  Lopera di Prisco De Vivo nella nota critica di Annibale Rainone

Una delle ultime opere realizzate dall’artista Prisco De Vivo  è la pittura  che ritrae il profeta Elia, un’opera che viene descritta nella nota che segue del critico d’arte e poeta Annibale Rainone. 

L’immagine del profeta Elia ritratta da Prisco De Vivo con forza simbolica allude al prodigioso evento voluto da Dio (1 Re, 18) sul monte Carmelo contro i quattrocentocinquanta sacerdoti di Baal. La vicenda narrata verte intorno ad una sfida: il Dio di chi – se di Elia o dei sacerdoti di Baal – avrebbe risposto col fuoco alle invocazioni, sarebbe stato l’unico vero Dio cui credere. «Se il Signore è Dio, seguitelo! Se invece lo è Baal, seguite lui!», dice il profeta Elia a tutto il popolo lì riunitosi.

Ma, invano e non senza sforzo, i sacerdoti di Baal ottennero una risposta dal Cielo: «gridarono a gran voce e si fecero incisioni, secondo il loro costume, con spade e lance, fino a bagnarsi tutti di sangue», canzonati peraltro dallo stesso Elia: «Elia cominciò a beffarsi di loro dicendo: “Gridate a gran voce, perché è un dio! È occupato, è in affari o è in viaggio; forse dorme, ma si sveglierà”; né, del resto, calò dall’alto fuoco sull’altare da loro elevato dov’era stato sacrificato un giovenco, né da mattina a mezzogiorno vi fu «voce né risposta né un segno d’attenzione» da parte di Baal. 

Nulla. Baal non risponde, non un cenno. Non così per Elia, il quale, – leggiamo –  che «prese dodici pietre, secondo il numero delle tribù dei figli di Giacobbe, al quale l’Eterno aveva detto: “Il tuo nome sarà Israele”. Con quelle pietre costruì un altare al nome dell’Eterno, e fece intorno all’altare un fosso, della capacità di due misure di grano. Poi vi sistemò la legna, fece a pezzi il giovenco, e lo pose sopra la legna. E disse: “Riempite quattro vasi d’acqua, e versatela sull’olocausto e sulla legna”. Di nuovo disse: “Fatelo una seconda volta”. E quelli lo fecero una seconda volta. E disse ancora: “Fatelo per la terza volta”. E quelli lo fecero per la terza volta. L’acqua scorreva intorno all’altare, ed egli riempì d’acqua anche il fosso. Nell’ora in cui si offriva l’oblazione, il profeta Elia si avvicinò e disse: “O Eterno, Dio di Abraamo, d’Isacco e d’Israele, fa’ che oggi si conosca che tu sei Dio in Israele, che io sono tuo servo, e che ho fatto tutte queste cose per ordine tuo. Rispondimi, o Eterno, rispondimi, affinché questo popolo riconosca che tu, o Eterno, sei Dio, e che tu sei colui che converte il loro cuore!”. Allora cadde il fuoco dell’Eterno, e consumò l’olocausto, la legna, le pietre e la polvere, e prosciugò l’acqua che era nel fosso».

Prisco De Vivo ha inoltre inteso prefigurare nell’evento di Elia il dono settiforme del Paraclito, rappresentato in sette fiammelle all’orizzonte, come calate anch’esse dall’alto, concordando il passo veterotestamentario di Elia con Atti, 2, in cui i discepoli di Gesù con Maria s’erano radunati nel giorno di Pentecoste, allorquando «venne all’improvviso dal cielo un rombo, come di vento che si abbatte gagliardo, e riempì tutta la casa dove si trovavano. Apparvero loro lingue come di fuoco che si dividevano e si posarono su ciascuno di loro; ed essi furono tutti pieni di Spirito Santo». 

Fuoco che è rivelazione, trasformazione, conversione.

Annibale Rainone

Breve nota bio-bibliografica

 Annibale Rainone (Terni, 1975) è docente di materie letterarie, dottore di ricerca in Italianistica, giornalista pubblicista. Ha partecipato a convegni (Milano, Genova, Napoli, Torino, Roma, Padova, Santiago de Compostela, Perugia) con comunicazioni su Roberto Saviano, Italo Calvino, culture dell’abitare, Carlo Bini, Alberto Moravia, Carlo Goldoni, Wanda Marasco: dal 2010 al 2016 è stato socio mod – Società italiana per lo studio della modernità letteraria e adi – Associazione degli italianisti italiani. Pubblicazioni in volume per Antiga Edizioni (Treviso 2008), Edizioni ets (Pisa 2012), Edizioni dell’Orso (Alessandria 2012). Secondo classificato alla ivª edizione del Premio Giornalistico Nazionale di Critica Teatrale “Lettera 22” (Padova, 2010). Una sua raccolta di recensioni teatrali è in Udire spari. Appunti di critica teatrale, Edizioni Sinestesie (Sarno 2012), con una nota di Giampaolo Borghello. È stato assegnatario di una borsa Erasmus per ricerca (Rostock, Deutschland). Incarico di docenza per conto di unint-Università degli Studi Internazionali di Roma nell’ambito del settore disciplinare m-ped/03. Ha pubblicato per La Vita Felice (Milano, giugno 2016), I baci tra i poveri. Componimenti in prosa e in versi [1994-2016], opera premiata con Premio Speciale “Amelia Rosselli” al Premio Nazionale di Poesia “Città di Conza della Campania”, IIª edizione 2016. Dal 2018 è caporedattore della rivista musicale Mu Mag – Music Magazine. Per Oèdipus Edizioni è in uscita il prossimo novembre (2020) l’ultima sua silloge poetica dal titolo Naturae ed Oèdipus edizioni.

Elia e lo spirito di Dio.  Lopera di Prisco De Vivo nella nota critica di Annibale Rainone
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Elia e lo spirito di Dio.  Lopera di Prisco De Vivo nella nota critica di Annibale Rainone