La drammatica situazione che si è creata a causa della cronica, e per certi versi pretestuosa, mancanza di fondi alle aziende di trasporto di proprietà della Regione Campania, sta causando ulteriori soppressioni alle corse ferroviarie, soppressioni che non sono programmate, costringendo l’utenza a subire notevoli ritardi per raggiungere le località desiderate.
L’effetto perverso di questa spirale di disservizi, oltre ad aumentare il numero di treni guasti e non riparabili, aumenta le tensioni tra utenti e personale di contatto, cioè tra i viaggiatori ed il personale di servizio sui treni, nelle stazioni, nelle fermate, alle biglietterie, di controllo.
Tensioni che al momento rimangono circoscritte alle aggressioni verbali, ma che di giorno in giorno stanno aumentando, con conseguente aumento dello stress per tutti coloro che col treno ci lavorano o ci viaggiano.
Il Sindacato OR.S.A. Autoferro-TPL ha allertato la Prefettura e la Questura, chiedendo un presidio giornaliero, a tutela dell’incolumità dei lavoratori, perché questi già vittime, insieme all’utenza, della malapolitica e della malagestione aziendale, non siano ulteriormente mortificati con aggressioni fisiche da parte di chi, stressato dall’attesa di un treno che non c’è e, ancora inconsapevole del dramma che il Trasporto Pubblico Locale sta vivendo a causa della classe politica italiana, insensibile ai veri bisogni dei cittadini, cerca di sfogare le proprie frustrazioni, non sui veri responsabili, ma solo su coloro che hanno l’unico torto di indossare una divisa…