Lorenzo Tramaglino, dirigente comparto sicurezza Campania fesica confsal, spiega come
nell’ultimo Decreto Ristori, ancora una volta, non sono previsti contributi per le aziende che impiegano guardie giurate, ed addetti al controllo di discoteche, locali, cinema, concerti, spettacoli, musei, manifestazioni sportive, eventi di piazza, fiere, congressi, che, come i settori sport, cultura, spettacoli ed eventi hanno subito un ulteriore stop per almeno un mese.
“Ad oggi queste imprese non riceveranno alcun ristoro perché il codice Ateco non rientra in quelli previsti dal primo Decreto Ristori, facciamo quindi un appello ai politici ed ai tecnici che li supportano: confrontatevi di più con i rappresentanti di categoria perché la vigilanza privata non svolge servizi solo per gli ospedali, le banche, i centri-commerciali, i tribunali, i trasporti pubblici, gli enti istituzionali ma anche e soprattutto per le attività commerciali, per le fiere, per gli stadi, per i palazzetti dello sport, per le discoteche e per tutti i grandi eventi che si svolgono in teatri, cinema e strutture per concerti. Confidiamo dunque nel Decreto Ristori Bis”. Continua Tramaglino, “ci sono altri settori dove la vigilanza impiegata avrà ulteriori affanni, prendiamo come esempio gli aeroporti che hanno ridotto drasticamente i voli interni ed internazionali e le guardie che garantiscono la sicurezza di queste infrastrutture sono state ridotte al 50% nei grandi aeroporti ed addirittura al 70% nei piccoli e medi aeroporti. In ballo ci sono la sopravvivenza delle aziende di vigilanza e quindi il posto di lavoro degli stessi addetti. Chiediamo di far chiarezza sul codice ateco 80.10 per evitare il dissesto di un settore già gravemente colpito dal primo lockdown e dai successivi Dpcm”.