Si conclude con la sentenza di condanna a due anni di reclusione, senza concessione della sospensione condizionale della pena, il procedimento penale a carico dell’autore del reato di calunnia al Geom. Mario Michele Raduazzo, ex- dipendente dell’ U.T.C del Comune di Flumeri .
Il Tribunale di Benevento, nella persona del Giudice Fallarino, ha sentenziato che la denuncia sporta nel 2014 da N. D. P. a carico del Geom. Raduazzo per i reati di corruzione per un atto d’ufficio (art. 318 c.p.), abuso d’ufficio (art. 323 c.p.), rifiuto di atti d’ufficio (art. 328 c.p.) e lesione personale (art. 582 c.p.), fosse da qualificarsi calunniosa, comminando all’imputato N. D. P. una pena più grave (2 anni di reclusione) di quella richiesta dal Pubblico Ministero (1 anno e 6 mesi di reclusione), oltre la condanna al risarcimento dei danni sofferti dal calunniato, all’epoca dei fatti dipendente pubblico presso il Comune di Flumeri con la qualifica di Responsabile del procedimento di edilizia privata.
Il Geom. Raduazzo, difeso dall’Avv. Penalista Rocco Iorillo, costituitosi parte civile nel richiamato procedimento penale, ha dichiarato: “Ho sempre nutrito massima fiducia nella giustizia, dopo sei anni si conclude una vicenda che mi ha turbato nel profondo. Con il mio legale di fiducia, l’Avv. Iorillo, abbiamo sostenuto e provato la falsità delle accuse che mi sono state rivolte, pur sapendomi innocente”.
Lapidario, invece, l’Avv. Iorillo: “A rilevare è stata la gratuità delle accuse più che la gravità delle stesse”.
Finalmente è arrivata a conclusione, una vicenda, che all’epoca fece scalpore nella comunità flumerese.
Carmine Martino