Come ogni anno, l ‘Italia per ricordare in modo solenne la vittoria nella prima guerra mondiale, evento bellico considerato da tutti come il completamento del processo di unificazione iniziato con il risorgimento, istitui’ nel 1919, la giornata dell’ unità nazionale e delle forze armate.
L Amministrazione Comunale di Flumeri, nello spirito di quella unità nazionale del 1919 e dell’attuale richiamo alla collaborazione fatto dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella alle Istituzioni e agli Italiani provati da mesi dalla pandemia che l’ Italia intera sta attraversando, ha voluto con la cerimonia odierna, dare anche se nel suo piccolo un segnale di continuità. All’evento hanno partecipato Angelo Lanza ( Sindaco di Flumeri ), Don Claudio Lettieri ( Parroco di Flumeri / Trevico), Angela Masucci ( Assessore al Comune di Flumeri), Antonietta Raduazzo (Presidente di Bagliori di Luce ODV), Maria Grazia Guerriero (Vice- Presidente Bagliori di Luce) e Francesco Giacobbe ( Presidente Protezione Civile Flumerese ). Il piccolo corteo partito alle ore 10 dalla Casa Comunale, ha raggiunto il Monumento ai Caduti di tutte le guerre, dove al suono dell’ Inno di Mameli è stata deposta la corona di Alloro dai volontari baglioriani, Francesco Monaco e Bartolomeo Torre.
La benedizione è stata officiata da Don Lettieri, “ un mio saluto di ringraziamento va al Sindaco e alle Associazioni di volontariato e protezione civile per questa manifestazione, che si pone fuori dal momento statico che attraversiamo e vuole essere un segnale per riprendere le normali abitudini. Un saluto va anche alla comunità flumerese, in special modo agli anziani ad evitare il contagio. Essi sono la maggioranza della popolazione flumerese a cui bisogna dare assistenza, perché i giovani per mancanza di lavoro vanno via. A questo proposito, i Vescovi della Campania interna tra cui anche il nostro Vescovo Sergio Melillo, incontrarono il Presidente del Consiglio Conte, perché si adoperasse a mettere fine a questa fuga dei giovani e dare loro una possibilità di lavoro nel nostro territorio, Viva l’ Italia”.
Nel suo intervento Lanza ” Oggi 4 novembre commemoriamo i nostri caduti di tutte le guerre davanti al monumento e lo facciamo nella maniera più sobria e soprattutto nella maniera consentita attualmente dalle norme in vigore. Siamo in pochi, ci mancano anche i bambini delle scuole, ma con il cuore ci sono essi e tutta la popolazione…… Voglio ricordare, che nessuna guerra è una guerra utile, nessuna guerra è positiva, ma tutte le guerre chiudono sempre con un saldo negativo, un saldo che purtroppo sono le vite umane…… Così come stiamo combattendo attualmente la guerra contro il coronavirus che ci vede impegnati contro un nemico invisibile. Le guerre nel tempo sono cambiate, sono appunto diventate guerre telematiche invece questa è una guerra contro il virus…… Ma, gia’ la parola guerra significa appunto avere qualcosa di negativo e la negatività in ogni guerra comporta sempre e soltanto perdita di vite umane. …..Rivolgo un appello a tutta la comunità di attenersi alle normative dei vari Dpcm e delle ordinanze emanate di volta in volta dalle autorità competenti… Come indossare sempre la mascherina, evitare assembramenti, rispettare il distanziamento sociale ed evitare festeggiamenti colletivi” . Ha concluso leggendo dalla lapide del monumento i nomi, uno per uno, dei caduti di tutte le guerre.
In tutta la cerimonia, però, si è sentita la mancanza della rappresentanza delle Forze Armate, dovuta evidentemente per ordini superiori. Ordini che per i civili sembrano incomprensibili, come appunto in questo giorno dedicato anche alle Forze Armate. Speriamo in una loro presenza per le prossime manifestazioni.
Carmine Martino