S. Angelo dei Lombardi (AV). Si è chiusa con l’incontro di questa mattina presso l’Ospedale Criscuoli di S Angelo dei Lombardi, la due giorni dedicata a ricordare il decimo anniversario dell’inaugurazione del Polo Specialistico Riabilitativo, della Fondazione Don Carlo Gnocchi. Dopo gli appuntamenti di ieri, nel Duomo di S. Angelo, dove si è tenuta la solenne concelebrazione eucaristica, presieduta dall’Arcivescovo, monsignor Pasquale Cascio e il concerto del Coro “Stelle alpine” di Bari, si è svolto l’incontro pubblico dal titolo “Dieci anni di Fondazione Don Gnocchi a S. Angelo dei Lombardi: una presenza che continua”, con la partecipazione, tra gli altri del Presidente del Consiglio Regionale, Rosetta D’Amelio; dell Presidente del Corso di Laurea in Fisioterapia della Seconda Università di Napoli, Raffaele Gimigliano; del Commissario dell’ASL di Avellino, Mario Nicola Vittorio Ferrante; del Sindaco di S. Angelo, Rosanna Repole e dell’Arcivescovo Mons. Pasquale Cascio.
Da parte del Commissario dell’ASL Ferrante e della Presidente D’Amelio, l’impegno a supportare la Fondazione nelle sue strategie di consolidamento e sviluppo. In particolare, Rosetta D’Amelio ha ricordato che la Regione Campania spende ogni anni circa 30 milioni di Euro per la cura di pazienti con Gravi Cerebrolesioni Acquisite fuori Regione, mentre invece, per evitare queste “emigrazioni” che sottopongono pazienti e famigliari a gravi disagi, basterebbe investire maggiormente su strutture qualificate e idonee ad effettuare questo tipo di riabilitazione, tra cui la Fondazione Don Gnocchi di S. Angelo dei Lombardi.
Il sindaco Repole ha invece richiamato le istituzioni a fare ciascuna la propria parte, perché la presenza della Fondazione sia ancora di più una risorsa per rispondere meglio ai bisogni di salute del territorio. Il Presidente della Fondazione Don Gnocchi, mons. Angelo Bazzari, nelle sue conclusioni ha ricordato l’importanza del modello di integrazione pubblicato/privato non profit, rappresentato bene dal Polo di S. Angelo e ha ringraziato in modo particolare i protagonisti che hanno fatto sì che la Don Gnocchi si insediasse in Irpinia, tra cui Ciriaco De Mita, l’ex Assessore regionale Angelo Montemarano, l’ex Direttore sanitario dell’ASL di Avellino Rocco Granata, presente all’incontro, e tutte le istituzioni che a vari livelli si sono occupati della vicenda dieci anni fa.
Il Polo Specialistico Riabilitativo della Fondazione Don Carlo Gnocchi, di cui è Responsabile Medico il dottor Giovanni Vastola, dispone di 111 posti letto (di cui 4 in day hospital) accreditati con il Servizio Sanitario Nazionale ed opera nell’ambito della riabilitazione Cardiorespiratoria, Neurologica, Ortopedica e delle Gravi Cerebrolesioni Acquisite. A seguito di una recente riorganizzazione, i posti letto sono stati suddivisi in 3 livelli, per intensità di cura (alta, media e bassa intensità), allo scopo di rispondere in maniera flessibile e personalizzata ai pazienti ricoverati, commisurando posti letto e assistenza infermieristica, a seconda della necessità o meno di più elevati livelli di complessità clinico-assistenziale.
Sono stati attivati di recente quattro nuovi sistemi tecnologici robotizzati, a supporto del lavoro dei fisioterapisti in palestra, finalizzati alla riabilitazione degli arti superiori di pazienti che, a seguito di ictus, stanno effettuando un percorso di riabilitazione neurologica, agendo in modo particolare sui movimenti della mano, del polso, dei gomiti e delle spalle. In 10 anni di attività (dati aggiornati al 31 dicembre 2015), il Polo ha assistito e curato circa 8.000 pazienti in forma di degenza e 676 in day hospital, totalizzando oltre 335 mila giornate di degenza, a cui se ne aggiungono oltre 13 mila per il day hospital.
Presso la struttura lavorano 148 dipendenti tra diretti e liberi professionisti, suddivisi tra personale sanitario e amministrativo, (circa due terzi donne e un terzo gli uomini) tutti del territorio, con un’età media di 44 anni. All’interno del Polo Riabilitativo, come in Ospedale, sono presenti regolarmente e con un’opera preziosa i volontari della Caritas Diocesana, impegnati in attività di supporto assistenziale e di ausilio alle famiglie.