Il Barone Paolo Picella nacque a Forino l’ 8 gennaio dell’ anno 1903 e cessò di vivere in Forino, il 14 gennaio 1982. Frequentò la Regia Accademia Navale di Livorno dove nell’anno 1922, conseguì la nomina di “Guardiamarina” .
Nel 1928 la svolta della sua carriera lavorativa grazie alla partecipazione alla Seconda Spedizione Polare comandata dal Generale Umberto Nobile. Infatti con il prestigioso grado di Tenente di Vascello, si vide imbarcato sulla Regia Nave “Citta’ di Milano” ed eseguì , quale specialista in idrografia , importanti scandagli scientifici.
Fu Ufficiale di Rotta sulla nave scuola Amerigo Vespucci meritando un “ Solenne Encomio” per la bravura dimostrata nell’ esecuzione della spettacolare manovra di ingresso, con navigazione a vela, senza ausilio di rimorchiatore nel porto di Plymounth.
Negli anni scolastici 1929-1930 e 1930-31 insegnò cosmografia, navigazione piana e navigazione astronomica pressa la Regia Accademia Navale di Livorno. Nel 1932 era imbarcato, quale Comandante in Seconda, sul Cacciatorpediniere “Missori” quando venne nominato “ Aiutante di Bandiera” dell’ ammiraglio Cavagnari.
Ma la brillante e stellare carriera professionale sulla quale era ormai avviato il Barone Paolo Picella, fu stroncata da un banale incidente che gli procurò l’amputazione della gamba destra.
Tutto ciò non sconfortò affatto Paolo Picella, il quale nell’ anno 1932, si vide conferire la cattedra di insegnamento di “ Storia Navale” presso la Regia Accademia Navale di Livorno ed ancor più, sempre nello stesso periodo, scrisse e pubblicò i due volumi di circa 500 pagine ognuno titolati “STORIA NAVALE” ( tipo – litografia Regia Accademia Navale –Livorno) , ricchi di grafici e piani di combattimento) .
Era il giorno 13 Luglio dell’anno 1932, quando lo stesso Barone, ebbe la fausta visita di Sua Altezza Reale Umberto di Savoia (Ultimo Re d’italia) , che accompagnato dal Podestà Cav. Dottor. Francesco Iacuzio , il Segretario Politico Prof. Carpentieri, il Notaio Cav. Fanelli Filippo, il Comm. Girolamo Iacuzio ed una marea incontenibile di persone acclamante ed esultante, si recò al suo avito palazzo dove ad attenderlo per i dovuti omaggi, c’erano il Barone Raffaele Picella suo padre e la Baronessa Elodia Botto sua madre che lo introdussero nel gran salone rosso, adorno di pitture di pregevole valore e di cimeli preziosissimi, tra i quali quelli che ricordano l ‘eroico viaggio al Polo Nord. L’Augusto Principe nella sua notabile visita, non lesinò al Tenente Paolo Picella parole di coraggio e di conforto per il suo momentaneo cagionevole stato di salute .
Nell’ anno 1936 dopo anni di intensi ed approfonditi studi, il conferimento della Laurea in Ingegneria Meccanica , ed il conferimento della prestigiosa carica di Dirigente del Centro Addestrativo Professionale dell’ IRI. Daniele Biondi