-È ormai prossima la presentazione delle liste amministrative per le elezioni comunali di ottobre.
Nel vortice dei tanti nomi di papabili candidati c’è soprattutto lui, l’ex primo cittadino con cui oggi abbiamo il piacere di confrontarci. Dott. Olivieri ci può dire qualcosa in merito?
– Il Paese è letteralmente frantumato in tante proposte che soggetti politici e società civile stanno cercando di mettere in piedi. Le difficoltà sono evidenti e sotto gli occhi di tutti, non ce lo nascondiamo. La marea di progetti elettorali messi sul tavolo hanno completamente disorientato l’elettorato che, senza giri di parole, assolutamente non sta apprezzando questa confusione con continui annunci di candidature, a destra e manca, senza contenuti e sostanza, candidature che, il più delle volte, nascono contro qualcuno e non per fare. Uno spettacolo, a mio avviso, poco edificante. Il restare ognuno sulle proprie posizioni o addirittura aprirne altre dalla sera alla mattina, non sta facendo assolutamente bene al Paese e se letteralmente ognuno di noi non farà un esame di coscienza non escludo che alle elezioni le liste presentate siano realmente quattro. Uno sgretolamento che, sicuramente, si ripercueterà non solo sull’imminente campagna elettorale ma anche per tutto il quinquennio del mandato amministrativo.
– Quali sono, secondo lei, i motivi di una tale frantumazione? Cosa probabilmente mai vista prima a Forino.
– Sicuramente è un bene che tante persone vogliano impegnarsi per il nostro Paese. È un aspetto positivo che va sottolineato ed evidenziato. Però è indubbio che a seguito della caduta della mia Amministrazione, i rapporti si sono ulteriormente inaspriti e, alle fazioni già da tempo presenti sul territorio, se ne siano aggiunte altre. Rammaricato che in questi mesi non ci sia stato neanche il tentativo di riappacificare le aree più omogenee e compatibili. I fatti cosi son andati e ormai è inutile piangere sul latte versato. Invito solo ad una riflessione seria almeno di quanti sono in campo per il bene della nostra Forino. Dal canto mio, io continuo spedito consapevole che tanto di buono si stava facendo e che quanto è stato letteralmente interrotto di netto si possa riprendere quanto prima.
– A questo proposito, quali sono le sue intenzioni?
– Sarò sicuramente della partita. Qualche mio competitor crede e spera di no. Ma sta prendendo una grande cantonata. Poi i fatti diranno chi aveva ragione. Io credo di aver dato tanto in questi anni e voglio fortemente che la gente dia un giudizio su quanto da noi fatto. Resta in me il rammarico che, con la conclusione del mandato amministrativo, tante cose programmate si sarebbero realizzate e si poteva giudicare in maniera completa. Già cinque anni di Amministrazione son pochi se uno vuole vedere i risultati, figuriamoci tre anni di cui uno con l’emergenza covid che l’ha fatta da padrona.
– Come si sta preparando alla competizione?
– In queste settimane ho lavorato per costruire un gruppo coeso e compatto per proseguire quanto si era programmato e pianificato durante i primi anni della mia Amministrazione. Agli ex amministratori, che da sempre e incondizionatamente anche nelle difficoltà mi sono stati vicini e sono stati l’anima della passata Amministrazione, si sono aggiunte personalità che hanno dimostrato, nel sociale e nella loro professione, di valere e di poter dare a questo Paese. Mi ritengo soddisfatto della proposta che stiamo costruendo, molto sereno e con una voglia mai scemata di recuperare quanto prima questi mesi persi. Ormai conosciamo nel minimo dettaglio ogni aspetto e atto amministrativo e non sarà per noi difficile riprendere il bandolo della matassa. È indispensabile la continuità per vedere risultati evidenti sul territorio. Noi siamo molto fiduciosi ma allo stesso tempo realisti. Amministrare Forino non è facile, lo ripeto sempre ai miei, ma non è impossibile. Con competenze, costanza, tempo, volontà e passione nulla è insuperabile. Coesione, lavoro di squadra ed armonia solo le basi su cui deve poggiare saldamente il progetto.
-Nel caso di vittoria, su quali punti si concentrerà per primo?
– Sicuramente tutto il lavoro lasciato a metà va assolutamente ripreso velocemente e portato a termine. Innanzitutto, va proseguito l’iter per l’affidamento della progettazione per l’intervento da attuarsi al fine di scongiurare gli allagamenti della piana di Celzi. Finalmente, dopo decenni passati a rincorrere fondi post danni e non risolutivi, la mia Amministrazione è riuscita ad ottenere un finanziamento cospicuo di 160mila € da utilizzare interamente per progettare un intervento generale da cui dovrà scaturire un progetto serio e concreto da candidare a finanziamento o da far finanziare direttamente.
Oggi, probabilmente, saremmo stati a buon punto. È stato veramente un peccato aver perso questi mesi. Sin da subito bisognerà, poi, ripartire con la questione strutture sportive che, come detto pochi giorni fa, abbiamo inquadrato in un ragionamento generale e reperito fondi per le relative riqualificazioni. Attenzione sicuramente sarà posta alla spinosa questione dell’ex Scuola Elementare di via Marconi e alla Scuola Padiglione di Petruro che deve necessariamente ritornare in sicurezza ad essere cuore pulsante della comunità petrurese. Noi abbiamo sempre fortemente sostenuto che la migliore soluzione in questo caso fosse l’abbattimento totale e la ricostruzione ex novo in modo da poter avere una struttura nuova che potrebbe diventare un riferimento per l’intero Paese. Il trasferimento del Comune a Palazzo Caracciolo e l’affidamento di Palazzo Rossi sono altri due passaggi da dover fare quanto prima. Oltre ai lavori pubblici, ovviamente, non va dimenticato anche il resto: sociale, servizi ai cittadini, contenimento dei tributi locali. Grande attenzione, poi, continuerà ad essere posta al nostro patrimonio boschivo. Siamo riusciti a riprendere in mano un discorso che da anni era fermo riuscendo a far entrare risorse aggiuntive nel bilancio comunale. Altra questione importantissima è il potenziamento della struttura amministrativa con inserimento di nuove energie, vitali per proseguire le attività amministrative. Come previsto dal fabbisogno del personale approvato, nuovi innesti vanno assolutamente fatti. Solo per quest’anno avevamo previsto l’assunzione di tre figure: il comandante della polizia municipale, un istruttore amministrativo e un tecnico. Tante sono, comunque, le cose da fare. Bisogna solo aver volontà e metterci tanto impegno.
-Cosa ha da dire ai suoi cittadini?
– Sono dispiaciuto per come sono andate le cose ma ho fiducia nel fatto che abbiano apprezzato quanto fatto.
In caso di vittoria metterò ancora più energia ed impegno per recuperare il tempo perso. Sono fiducioso. Spero di tornare ad essere un punto di riferimento per la mia gente, che la comunità possa trovare in me e nella mia squadra di governo, amministratori a loro vicini e sempre disponibili. Noi ce la metteremo tutta. DANIELE BIONDI