Riceviamo e pubblichiamo
Egregio Direttore ho letto su Bassa Irpinia News l’articolo << Forino: lettera aperta di un cittadino contro l’inceneritore a Bio Masse>>, ed a questa lettera intendo contro dedurre con la certezza della pubblicazione, nel rispetto della normativa vigente. Ing. Alberto Esposito (Amministratore Delegato EcoEnergy Campania srl).
Caro concittadino, io penso che Lei, spero in buona fede, ha scritto un articolo fuorviante, non veritiero, privo di qualunque conoscenza tecnica-scientifica sull’impianto che la società che rappresento deve realizzare in zona Celzi del Comune di Forino. Sgombriamo subito il campo su alcune affermazioni al limite della farneticazione: 1) L’impianto non è un inceneritore, non brucia rifiuti di alcun genere; 2) L’impianto non è a Biogas di sintesi di un sistema Anaerobico (non tratta rifiuti urbani); 3) L’impianto non è una centrale a Biomassa che brucia legno con immissione nell’area dei prodotti della combustione.
L’impianto che si realizzerà nel territorio di Forino è un semplice GASSIFICATORE – una tecnologia all’avanguardia –
che all’interno di un reattore cilindrico di metallo – totalmente sigillato – produce gas di sintesi( SYNGAS) per alimentare due motori per la produzione di energia elettrica è termica.
La gassificazione è un processo attraverso il quale un combustibile solido (“cippato” da legno vergine) viene convertito in un combustibile gassoso, gas di sintesi (o Syngas), mediante una parziale ossidazione con aria. Il processo di gassificazione termochimico, consiste nella produzione di gas di sintesi attraverso la reazione chimica che si sviluppa tra la biomassa (“cippato” da legno vergine) ed opportuni reagenti (aria, ossigeno o vapore) in reattore cilindrico completamente sigillato , che in condizioni di elevata temperatura, scarsità di ossigeno produce Syngas che opportunamente raffreddato viene immesso in un motore/generatore per produrre energia elettrica e termica. Il processo avviene completamente a circuito chiuso. Questa tipologia di impianti:
Non inquinano e non producono danni alla salute perchè durante il processo di gassificazione non immettono nell’area residui prodotti della combustione delle biomasse! Non producono inquinanti tossici, perchè l’unico rifiuto del processo di gassificazione è il Biochar (carbonella) che è possibile utilizzare, come per legge, come ammendante in agricoltura. Non immettono in fogna nessun prodotto inquinante, perchè l’acqua di raffreddamento del Syngas, viene opportunamente depurata, prima di essere immessa nella fogna.
Per quanto riguarda l’approvvigionamento della Biomassa in “cippato” da legno vergine è necessario evidenziare come esiste un mercato privato per l’acquisto delle biomasse, con l’utilizzo massimo 2 scarrabili a settimana. In alternativa è possibile creare una raccolta del materiale in < filiera corta >> con cassoni posizionati nel territorio dove è possibile depositare il legno vergine, oltre alla gestione diretta dl boschi sia pubblici che privati e l’utilizzo del materiale di scarto degli artigiani che lavorano il legno per produrre pali per viticoltura o pomodori, utilizzo dei residui dovuti alla gestione del verde pubblico e privato.
Classificazione delle biomasse da legno vergine. La biomassa utilizzata fini energetici consiste in tutti quei materiali che possono essere utilizzati per trasformati in Syngas da utilizzare negli impianti di produzione di energia elettrica e termica. Sinteticamente rientrano in questa categoria: residui delle utilizzazioni forestali, (scarti di legname foglie, ramaglie, cimali , residui della pulizia da sottobosco a potatura verde pubblico); residui e sottoprodotti dell’agricoltura; potature di superfici boxate pubbliche e/o private, potatura di verde pubblico e/o privato;
Vantaggi Ambientali.
Tutela del patrimonio boschivo pubblico e delle risorse naturali del territorio, evitando fenomeni di abbandono ed incuria che contribuiscono – ad incendi boschivi provocando dissesti idrogeologici, oltre che dispendio di risorse economiche.
Utilizzo ai fini energetici del patrimonio boschivo pubblico e/o privato (cosiddetto “petrolio montano”). Far diventare la “filiera corta agro-energetica” il primo esperimento in Campania finalizzato a dare impulso all’attuazione delle direttive del PEAR e del POR Campania 2014 – 2020.
Promuovere uno o più progetti pilota in aree montane per costruire distretti agro energetici con la realizzazione di piattaforme per il recupero dei residui dl legno da trasformare in “cippato” da immettere come carburante (Synigas) in piccoli cogeneratori con potenza <da 250/500 KW >.
Contribuire alla chiusura della filiera del ciclo dei rifiuti prodotto da residui di legno vergine.
Creare sviluppo ed occupazione promuovendo l’utilizzo delle fonti rinnovabili per produrre Energia Elettrica (da immettere in rete GSE) e Termica (da utilizzare per teleriscaldamento e/o o servizio di attività produttive).
Trasformare i soggetti che si occupano dl manutenzioni passiva, a soggetti che fanno manutenzione attiva dei boschi (un bosco ben tenuto aumenta di 25/30 mc/anno in luogo dei 2 mc/anno se tenuto male. Trasformare il costo sociale della manutenzione boschiva (in larga parte sprecata) in costo di produzione (sfruttamento energetico) valorizzando una risorsa primaria del territorio campano (circa 400.000 ettari boschivi).
Inoltre è necessario evidenziare che il Comune prima del rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione dell’impianto,
come previsto per legge, ha convocato una “Conferenza di servizi” con i seguenti Enti sovra comunali:
Comune di Forlno – Dirigente UTC (partecipazione ad alcune sedute del consigliere di minoranza); A.R.P.A.C. – Agenzia Regionale Protezione Ambientale Campania; S.T.AP. – Settore Ecologia e Tutela Ambientale, Regione Campania; Regione Campania – Servizio Regolazione Mercati; Provincia dl Avellino – Settore Ambiente; ASL – Dipartimento Prevenzione; Genio Civile – Dipartimento di Avellino; Vigili del fuoco – Dipartimento Avellino, Settore prevenzione incendi.
Il Dirigente dell’Ente, acquisiti tutti i pareri favorevoli degli Enti sulla sicurezza e sul rispetto di tutti i parametri ambientali previsti per legge, ha rilasciato il N.O. alla realizzazione dell’impianto ai sensi dell’art.6 del D. lgsl no 28 del 03.03.2011.
In ultimo, vorrei precisare che tutto quanto riportato nella richiamata lettera aperta e riferito alla Ameican Heat Assciazion (AHA) non ha nulla a che vedere con l’impianto da realizzare nel Comune di Forino ed è purtroppo solo terrorismo cartaceo.
Con la certezza di aver risposto in modo esauriente alla denigratoria lettera aperta del cittadino di Forino (con cui
sono disponibile al confronto).
Vorrei infine rassicurare tutti che lo scrivente, per storia personale ed imprenditoriale, non può essere definito né furbetto, né speculatore, ma una persona che sempre agito con trasparenza, correttezza istituzionale, e sempre attento ai temi ambientali.
Resto a disposizione del cittadino di Forino e del Vostro giornale per qualsiasi delucidazione di merito, non ultimo,
una visita ad un impianto gemello per una verifica diretta di quanto sopra riportato.
Ing. Alberto Esposito