Riflessioni e pensieri di Salvatore Guerriero, Presidente Nazionale ed Internazionale della CONFEDERAZIONE DELLE IMPRESE NEL MONDO e GRANDI IMPRESE INTERNATIONAL
L’Italia è rinomata per le sue città d’arte e i suoi grandi musei, ma il cuore pulsante del paese risiede anche nei suoi numerosi borghi. Questi piccoli centri, disseminati su tutto il territorio nazionale, offrono una ricchezza culturale e storica che merita di essere esplorata e valorizzata. I borghi italiani, con la loro architettura medievale e le tradizioni radicate nel passato, costituiscono un patrimonio unico che non deve essere trascurato.
Si tratta di un vero patrimonio vissuto.
L’Italia ospita circa 300 borghi ufficialmente riconosciuti come “Borghi più Belli”, che rappresentano solo una parte di una rete molto più vasta di circa 5.000 borghi, molti dei quali sono piccoli e meno conosciuti ma altrettanto affascinanti. Questi luoghi sono distribuiti in tutte le regioni del paese e si distinguono per le loro caratteristiche storiche, architettoniche e culturali.
Lungo la dorsale appenninica, si trovano luoghi incantati, incastonati tra monti e vallate, come Norcia in Umbria e Santo Stefano di Sessanio in Abruzzo. Questi borghi sono noti per la loro architettura medievale ben conservata e per le tradizioni gastronomiche locali, come il celebre prosciutto di Norcia.
Le regioni del nord come il Piemonte e la Lombardia, offrono borghi storici come Orta San Giulio e Bergamo Alta, che attirano visitatori per i loro centri storici ben preservati e le loro vedute panoramiche mozzafiato.
Nell’Italia centrale, borghi come Civita di Bagnoregio nel Lazio e Pienza in Toscana rappresentano esempi di eccellenza nel restauro e nella conservazione del patrimonio storico. Pienza, ad esempio, è famosa per il suo ruolo nella rinascita del Rinascimento, mentre Civita di Bagnoregio, conosciuta come “la città che muore”, è un gioiello architettonico minacciato dall’erosione.
Nel Sud, esempi importanti sono rappresentati da Casertavecchia e da Apice( BN), oltre ad un centinaio di ridenti borghi dislocati in varie realtà territoriali.
Le isole italiane, come la Sicilia e la Sardegna, ospitano borghi ricchi di storia e cultura. Erice in Sicilia e Bosa in Sardegna, sono esempi di borghi che offrono un affascinante mix di storia antica, tradizioni locali e paesaggi naturali.
Quindi, Il turismo nei borghi italiani è in crescita, con un numero crescente di visitatori attratti dalla possibilità di scoprire luoghi meno battuti e vivere esperienze autentiche.
Il turismo nei borghi ha visto un incremento del 10% negli ultimi anni, con una crescente attenzione al turismo lento e alle esperienze di ritorno.
Tuttavia, è cruciale che questa crescita sia accompagnata da sforzi per la rigenerazione e la conservazione. Il recupero del patrimonio edilizio, il sostegno alle produzioni tipiche e la valorizzazione delle tradizioni locali sono essenziali per mantenere vive queste comunità. Progetti come “Borghi in Festa” e “Cammini e Itinerari” contribuiscono a promuovere questi luoghi e a garantirne la sostenibilità.
I borghi italiani non sono solo destinazioni turistiche, ma vere e proprie capsule del tempo che offrono uno sguardo unico sulla storia e sulla cultura del paese. Preservare e valorizzare questi luoghi è fondamentale per mantenere viva la loro ricchezza immateriale e garantire che continuino a rappresentare una parte vitale del patrimonio culturale italiano. Investire nella loro rigenerazione e promuovere un turismo sostenibile è essenziale per il futuro di questi tesori nascosti.
Insomma i borghi d’Italia sono una risorsa preziosa e meritevole di maggiore attenzione e cura, non solo per la loro bellezza ma anche per il loro ruolo cruciale nella preservazione della storia e della cultura italiana.