Tra i feriti del drammatico incidente che ha coinvolto un autobus in Irpinia ci sono anche diversi bambini, due di loro, in particolare, sono in condizioni gravissime, come spiega il dottor Carlo Maranelli, direttore medico di presidio dell’ospedale Santobono di Napoli.”Due di questi bambini – ha detto – un maschio e una femminuccia sono in rianimazione in prognosi riservata. Una di loro è stata sottoposta a un’operazione chirurgica stanotte per una frattura infossata e un’emorragia”.Questa invece la situazione di altri tre piccoli feriti. “Per quanto riguarda gli altri tre bambini – ha aggiunto il medico – due sono ricoverati in neurochirurgia con traumi cranici entrambi e fratture di tibia e perone per una bimba. L’altra è ricoverata in chirurgia d’urgenza.La gravità dell’incidente si capisce poi da un’altra osservazione del dottor Maranelli: “Eravamo pronti per ricevere molti più feriti – ha concluso – ma purtroppo non sono arrivati”. Il giorno dopo la tragedia dell’irpinia si piangono le vittime, e si spera ancora per i cinque piccoli sopravvissuti a una strage che non trova spiegazione. Francesca, Cristoforo e gli altri sono ricoverati in condizioni gravi all’ospedale Santobono di Napoli, dove lottano per non perdere le loro piccole vite. Restano attaccati alla vita, quella che hanno perso altre 39 persone nel tragico incidente di domenica sera. A sperare per i piccoli sono i familiari, i genitori, ma anche i medici dell’ospedale napoletano che stanno facendo di tutto per tenerli in vita. Qualcuno si lascia sfuggire un’ipotesi per spiegare la loro salvezza: Un abbraccio, un adulto che li amava e che, nell’ultimo minuto, li ha stretti fra le braccia per fare loro scudo. Non c’è altra spiegazione. Dovevano essere i primi a morire. I più piccoli e fragili invece sono sopravvissuti. I medici e gli infermieri sono al loro fianco sempre, e così forse Francesca, 3 anni, Cristoforo, 2, Arianna, 10 anni, riusciranno a tenersi stretta la vita, stretta come in quell’abbraccio che li ha salvati nel momento dell’impatto così violento.