Questa mattina al Castello di Montemarano l’assemblea provinciale di Federpensionati Avellino ha eletto i nuovi organismi dirigenti dell’associazione promossa da Coldiretti. I lavori dell’assemblea si sono svolti alla presenza del presidente di Coldiretti Avellino Francesco Acampora e del direttore provinciale e regionale Salvatore Loffreda. Ha partecipato alla riunione il sindaco Beniamino Palmieri. L’assemblea ha dato vita al nuovo consiglio provinciale di Federpensionati, che ha eletto all’unanimità nuovo presidente Lucio Luongo di Casalbore. Compongono il consiglio anche Salvatore Fischetti (Sant’Angelo dei Lombardi), Carmine D’Onofrio (Mirabella Eclano), Gerardo Di Pietro (Lioni), Raffaele Bianco (Grottaminarda), Angelo Di Cecca (Calitri) e Carmela Della Polla (Montella). L’organismo dirigente sarà affiancato dal collegio dei revisori, che risulta composto da Giovanni Cusano, Salvatore Molettieri e Nunziatina Spidi segretario di assemblea Maria Rosaria Masini, responsabile Epaca di Avellino. Al presidente uscente sono andati i ringraziamenti sentiti per il lavoro svolto da parte del presidente Acampora e del direttore Loffreda.
“L’impegno dei pensionati nella vita dell’organizzazione – ha commentato il presidente Acampora – non è mai scontato. In questi anni abbiamo visto una presenza costante in tutte le iniziative, dimostrando una passione encomiabile, che è stata da esempio per i giovani. Al presidente uscente Molettieri va il nostro saluto affettuoso e il ringraziamento per quanto ha fatto, ma con la certezza che non farà mancare ancora il suo contributo. Sono sicuro che il presidente Luongo saprà raccogliere il testimone e proseguire nel solco del nostro progetto di rilancio dell’agricoltura in Irpinia, che deve poter contare sull’esperienza degli anziani”.
“A tutti i soci pensionati – ha sottolineato il direttore Loffreda – va il mio e il nostro rispetto per l’eredità che continuano a trasferire alle nuove generazioni, custodi delle eccellenze produttive irpine. Il passaggio di consegne tra dirigenti fa parte della ricchezza della nostra organizzazione, ma Coldiretti non è abituata a rottamare nessuno. L a nostra associazione dei pensionati svolge lo stesso importante ruolo di altri organismi, come quelli dei giovani e delle donne. L’agricoltura sta vivendo cambiamenti epocali nei quali il primo settore non è più un ripiego povero, ma una solida traiettoria di futuro. In questo percorso è indispensabile la loro saggezza”.