L’associazione ambientalista ASA torna a denunciare la grave situazione riguardante il taglio illegale degli alberi nei boschi dei Monti Picentini, nei pressi di Montella.
Non solo il taglio illegale rappresenta un problema, ma si affianca a una pratica ancora più subdola, che potremmo definire “taglio abusivo legalizzato”. In questo caso, gli alberi vengono condannati a morte attraverso la rimozione di un anello di corteccia, un’azione che compromette il flusso di nutrienti tra radici e chioma, portando inevitabilmente alla loro morte.
Le pratiche di danneggiamento non si fermano qui: alcuni alberi vengono colpiti con asce o motoseghe, danneggiando le radici e nascondendo il danno sotto fogliame e terriccio. Così, alberi secolari vengono lasciati morire in piedi e destinati il più delle volte a cadere. Saranno poi tagliati “alla luce del sole” per legna da ardere. Questa barbarie avviene nel silenzio delle istituzioni, Ente Parco, Comuni e Polizia locale.
In questo periodo di raccolta delle castagne, sul fronte ambientale la situazione peggiora ulteriormente: il paese è avvolto da una fitta coltre di fumo, costringendo i cittadini a respirare aria malsana. Nonostante sia vietato bruciare residui agricoli e vegetali in qualsiasi ora del giorno, l’amministrazione continua a rimanere in silenzio.
Il sindaco di Montella Buonopane, che ricopre anche il ruolo di presidente della Provincia di Avellino, non può chiudere gli occhi di fronte all’illegalità. È suo dovere intervenire e stigmatizzare il ripetersi di episodi spiacevoli legati alla salute pubblica e all’ambiente. Chiediamo risposte concrete in tempi brevi, onde evitare di denunciare alla Procura la condotta omissiva delle autorità di vigilanza.
Montella, 19 ottobre 2024
Associazione ASA Carmine Pascale