L’uomo, G.C. le sue iniziali, 65enne, è morto a Napoli dove si trovava in regime di detenzione in una delle case circondariali partenopee. La verità sulle cause della morte sarà stabilita dall’autopsia già fissata e prevista per domani. Solo dalle risultanze dell’esame autoptico si capirà se, a causare la morte o quantomeno a contribuire alla prematura scomparsa, sia stato o meno l’amianto respirato a pieni polmoni negli anni ’80. In questo caso il killer invisibile avrebbe mietuto la sua venticinquesima vittima. Diversi i messaggi di cordoglio degli ex colleghi che hanno diffuso la notizia dell’ennesima morte tramite social network