di Antonio Vecchione
Rivolgere lo sguardo all’indietro per ricordare vicende di molti anni fa che hanno caratterizzato la vita sociale, politica, culturale e sportiva della nostra comunità costituisce un doveroso omaggio alla nostra storia, un modo per non condannare all’oblio importanti periodi di crescita e sviluppo civile e democratico. Da cassetti chiusi e dimenticati da troppo tempo, è emersa la documentazione della nostra squadra di pallavolo degli anni 70/90 del secolo scorso, completa di moduli di iscrizione alla federazione e una trentina di cartellini di riconoscimento dei giovani atleti partecipanti alle attività agonistiche. Sono soltanto una minima parte dello sterminato numero di giovani impegnati nella pallavolo; infatti questa pratica sportiva si affermò clamorosamente ad ogni livello di età, maschi e femmine, come una conquista sociale, un diritto della persona, valorizzazione del principio “mens sana in corporesano”. Fu una vera rivoluzione culturale, se si pensa che fino a pochi anni prima lo sport, nella valutazione delle precedenti generazioni, era considerato come “attività inutile”, non produttiva. I giovani erano obbligati a occuparsi di vicende e servizi “utili” alla famiglia. Questa scoperta di documenti ha aperto uno squarcio nella mia memoria, proiettandomi in quei favolosi anni 70/90 del secolo scorso, quelli dell’entusiasmo popolare per la pallavolo maschile e femminile. Una grandissima emozione per chi, come me, ha vissuto intensamente quegli anni indimenticabili. Dalle foto sui cartellini spuntano i larghi sorrisi di quella generazione di giovani che si dedicò con passione e impegno a questa disciplina sportiva che si avviava ad affermarsi a livello nazionale e internazionale. Fu un periodo esaltante per lo sport baianese, ricco di successi inimmaginabili per un piccolo centro come il nostro, costruiti puntando sulle nostre forze, sulla capacità di lavorare e far squadra, grazie ai contributi generosi ed appassionati di illuminati e lungimiranti dirigenti e ai giovani atleti, motivati e disposti a enormi sacrifici, a dedicare tempo ed energie a faticosissimi allenamenti serali e infiniti campionati. Anche grazie alla positiva collaborazione sportiva della nostra polisportiva con il prof. Giuseppe Grimaldi, straordinario docente alla Scuola Media, si ebbe un fervore di attività in ogni campo: atletica leggera, tennis tavolo, calcio giovanile, pallamano. I risultati strepitosi ne costituiscono testimonianza, sia nelle finali nazionali dei Giochi della Gioventù (dove si distinsero ragazzi baianesi a livello individuale e di squadra) ma soprattutto nella pallavolo: campioni provinciali e regionali per diversi anni, finalisti nazionali giovanili, partecipazione al campionato nazionale di serie C/1 maschile, il terzo in Italia, e B/2 femminile, idem. Abbiamo orgogliosamente portato il nome di Baiano (e di Avella) in tutte le regioni del Sud, Sicilia, Puglia, Calabria, Lucania ed Abruzzo, in città importanti e capoluoghi di provincia. L’ottima accoglienza ricevuta in ogni città ci ha sempre gratificati. I nostri ospiti hanno sempre manifestato ammirazione e sorpresa nello scoprire che il nostro era un piccolo centro, capace di misurarsi ad altissimi livelli con realtà più ricche ed evolute. Ricordare come sia nata e si sia sviluppata questa passione per la pallavolo, frutto di una mentalità tutta baianese di un gruppo di giovani educati e formati a elaborare e pianificare progetti e sogni con tenacia e concretezza, è un dovere a cui non possiamo sottrarci, anche come riconoscimento di una comunità aperta e con voglia di migliorare e crescere. Ma è una storia lunga, da scrivere con calma. Per adesso mi limito a pubblicare i cartellini della Federazione, come omaggio ai giovani di quegli anni ottanta. Lo scopo è semplice: consegnare a ciascuno di questi giovani il proprio cartellino, ritenendo che faccia loro piacere conservarlo come testimonianza di un’epoca. Se l’iniziativa sarà bene accetta (gradito un cenno di assenso), concorderemo le modalità di un incontro per rivederci, ricordare insieme quei momenti e per la consegna del cartellino.