
Con la drammatica escalation della tensione al confine tra Russia e Ucraina con una guerra che rischia di scoppiare nel cuore dell’Europa, sono tornate in auge nei blog e nei social delle vecchie profezie del cosiddetto veggente di Vorarlberg. Si tratta di una serie di visione profetiche e drammatiche che hanno un secolo esatto e riportano elementi inquietanti sulle dinamiche, si legge nelle “profezie”, che porteranno alla Terza Guerra Mondiale, presentando analogie con la cronaca di questi giorni. Il veggente di Voralberg era un contadino e nell’anno 1922, a Locchan Bregenz in Germania.
“Come un fulmine a ciel sereno la Russia marcerà sulla Germania, poi in Francia, Italia ed Inghilerra. Grande carestia e fame, le persone macineranno la corteccia degli alberi per fare la farina e persino l’erba dei prati sarà usata come cibo. La terra sarà un campo di cadaveri, come un deserto. Gli uomini usciranno cautamente, spaventati dalle loro case. I corpi saranno ammassati su dei carri e bruciati in fosse comuni. Nè ferrovie, nè navi, nè automobili funzioneranno come nei tempi antichi. Le fabbriche non funzioneranno. Il veloce ritmo precedente la guerra si fermerà. Parigi è distrutta nel fuoco. Marsiglia sprofonda in un abisso che si è aperto attorno alla città, come in un lavandino, e sarà coperta da un’onda di tempesta“.