di Antonio Vecchione
Contribuire alla crescita sociale, economica, culturale e sportiva di una comunità è dovere di tutti, a partire dalle pubbliche amministrazioni, che devono essere di esempio, e poi dalle classi dirigenti fino al semplice cittadino. Particolare importanza hanno le associazioni che svolgono un ruolo propositivo nei vari campi di attività. Un territorio è, dunque, tanto più ricco ed emancipato quanto più associazioni si formano e operano per offrire “servizi” e opportunità alla collettività. Sono fermenti importanti, che dovrebbero essere recepiti, apprezzati e sostenuti dai cittadini. Purtroppo lo scenario sociale è completamente cambiato e il concetto di “comunità” non è più radicato; oggi i cittadini, reclinati su se stessi, non sembrano prendere coscienza di questa preziosa funzione “collettiva” e trascurano le attività messe in campo, considerandole di scarso valore. I rapporti umani sono sempre più rari e la comunicazione interpersonale è affidata al telefonino o alla rete con uno sfilacciamento della rete di solidarietà sociale. Sono riflessioni che appaiono amare, ma che spesso sorgono spontanee. Ed è il caso della Volley Ball Primavera, una solida società sportiva che meriterebbe riconoscimenti e appoggio dai cittadini. La sua storia andrebbe raccontata alle giovani generazioni e alle persone di scarsa sensibilità sociale. La Primavera nacque nel 1984 per un progetto lungimirante: unire le forze mandamentali per favorire il processo di inclusione sociale e di emancipazione delle ragazze attraverso lo sport. Un progetto di sport e di vita, dunque, un aprirsi alla più ampia comunità territoriale. Questa ricerca di sinergia fu una intuizione lungimirante, un modo di tracciare una strada da seguire, un esempio anche per altre attività sociali e politiche. Da quella data cominciò uno straordinario percorso vincente, sia culturale che tecnico, che portò a successi irripetibili: cinque finali nazionali di mini volley, una serie di vittorie nei campionati giovanili provinciali e regionali, un susseguirsi di promozioni, dalla serie D, alla C2, C1 per finire alla B2 nazionale.
Un vero e proprio sogno realizzato: una squadra femminile che ha portato i nostri colori in tutte le regioni del sud, Sicilia compresa. Sono straordinari e sensazionali successi, i più alti mai conseguiti dai movimenti sportivi dei nostri piccoli centri, di cui, stranamente, la comunità non si è mai accorta o addirittura ha ignorato. Chi, come me, ha vissuto intensamente quei formidabili anni sa che i successi non vengono per caso o cadono dall’alto per miracolo, ma sono frutto di tenacia, determinazione, forza di volontà, sana ambizione, durissimo impegno, morale ed economico, prima di tutto dei dirigenti, e poi dei tecnici e degli atleti, giovanissimi nostri figli disposti a rinunciare al loro tempo libero per sacrificarsi e sgobbare nel chiuso di una palestra. Dopo quei mitici anni, è seguito un lungo periodo di “anonimato” sportivo. Poi la svolta. Oggi la Primavera ha tutte le possibilità di rinverdire le glorie passate grazie a un gruppo di dirigenti che, sempre sotto la guida di Gigino Biancardi, ne ha incarnato lo spirito fondante. Ed eccoli i nomi di queste persone che hanno dato ridato nuova linfa alla società: Pina Arpaia, Isabella e Filomena Campanile, Stefano Lippiello, Salvatore Montuori, Angelo Napolitano, Ferdinando Pasta, Daniela Pregevole, Maria Gabriella Vecchione. E non mancano genitori che sono sempre pronti a dare una mano: Saverio D’Avanzo, Elia Ferone, Raffaele Guadagni, Salvatore Monteforte, Michele Vecchione. Ricco anche il ruolo tecnico: Giuseppe Ruotolo, allena la prima squadra in serie C; Antonio Foglia prezioso collaboratore in ogni settore, Geppino Modica, responsabile settore giovanile e Salvatore Napolitano, pronto a impegnarsi dove serve. Dopo aver riconquistato la serie C, la società è concentrata sulla formazione giovanile con buoni risultati, come nelle finali interprovinciali Under 18 disputate il 17 e 18 aprile nel palazzetto dello sport di Baiano. Quattro le squadre in campo: ASD Primavera, ASD SG volley 1997 di S. Giorgio del Sannio (Bn), Academy Red di Cesinali (Av), ISV – P2P di Serino (Av). La ASD Primavera, confermando il valore del suo vivaio, è risultata vincitrice, dopo aver battuto la Volley S. Giorgio in semifinale e l’Academy Red di Cesinali in finale. Un successo meritatissimo di una squadra modello di organizzazione ed esempio di valori sportivi e sociali. La manifestazione è stata una vera e propria festa dello sport femminile, onorata dalla presenza del presidente provinciale FIPAV, Felice Vecchione, da Stefano Sgambati e da Pasquale Acierno, a testimonianza del concreto sostegno dell’amministrazione comunale. La società ha curato l’evento in ogni particolare: dalla presentazione delle squadre, con inno nazionale e sventolio di bandiere, alla colonna sonora che rallegrava gli intervalli, fino alla premiazione finale, uno spettacolare spaccato di gioia, di colore, di vivacità giovanile, a prescindere dai risultati sportivi. Una chiassosa schiera di cinquanta variopinte e allegre ragazze si è alternata sul podio “virtuale”; ciascuna ha ricevuto medaglia e un omaggio messo generosamente a disposizione dalla SODANO GROUP, prestigiosa azienda territoriale. Un grazie di cuore a Francesco Sodano, illuminato industriale, il quale ha dimostrato, come in tante altre occasioni, che la funzione dell’imprenditoria non è soltanto economico – produttiva, ma anche sociale e culturale. Esemplare la sua attenzione e il suo concreto sostegno per le buone iniziative, finalizzate allo sviluppo ed emancipazione del territorio. Un grazie anche alle due televisioni presenti, Prima TV di Avellino e Bassa Irpinia di Avella, che hanno trasmesso in diretta le varie fasi della finale. La formazione delle nostre ragazze costituisce prova della vocazione mandamentale della squadra. Ecco l’elenco: Avella: Alessia Parente, Maria Grazia Buoncervello, Beatrice Vecchione; Quadrelle: Margherita Luciano; Sirignano: Valeria Ravotti; Baiano: Chiara Lippiello, Felicia e Paola Rozza, Wanda Arvonio; Sperone: Stefania Napolitano, Lucia Ferone, Giusi Sorice. Non possiamo non chiudere con un invito. Chi ha a cuore il futuro del movimento sportivo mandamentale e dei nostri giovani, dovrebbe abbandonare la logica dell’ambizione e dell’interesse personale o del piccolo confine comunale e ragionare in termini di “squadra”, nel senso più ampio e collaborativa del termine. Il futuro si costruisce insieme. Per il suo rilancio e nell’interesse sociale dello sport femminile, la V.B. Primavera ha bisogno di collaborazione e sostegno. Ed è l’invito che rivolge a tutte le persone di buona volontà. Rinfoltire il gruppo dei dirigenti e il numero delle ragazzine del minivolley, base di ogni progetto sportivo, è il prossimo obiettivo. Forza. Vi aspettiamo. Per trasmettere valori e consapevolezza dell’importanza dello sport mandamentale e della opportunità di cercare sinergie territoriali per il futuro, la VB Primavera si impegna a organizzare un incontro aperto a istituzioni, società sportive e cittadini del territorio. Ascoltare la voce di tutti è fondamentale per individuare un percorso condiviso e virtuoso per pubblico interesse e per la soddisfazione di tutti gli sportivi.