Pensieri, riflessioni ed opinioni di Salvatore Guerriero, Presidente Nazionale ed Internazionale della CONFEDERAZIONE DELLE IMPRESE NEL MONDO e Direttore Generale AGENZIA EUROMEDITERRANEA DI SVILUPPO
In un’Italia sempre più segnata dai cambiamenti climatici e da infrastrutture obsolete, il problema dell’acqua è emerso come “il problema dei problemi”. Tuttavia, nonostante la sua centralità per la vita quotidiana, lo sviluppo economico e la sostenibilità ambientale, l’acqua non ha mai ricevuto l’attenzione necessaria in termini di investimenti pubblici.
La nostra spesa per infrastrutture idriche è tra le più basse in Europa. Mentre altri settori hanno beneficiato di piani di intervento strutturali, la gestione dell’acqua è stata spesso relegata a livello locale, senza una visione nazionale coordinata. Ciò ha portato a una situazione in cui autobotti e silos, simboli di emergenza, sono diventati una realtà quotidiana in alcune regioni, come la Sicilia, evidenziando un’immagine di un’Italia distante dal suo potenziale.
Oggi più che mai, il nostro Paese deve affrontare con urgenza questa crisi idrica. Proponiamo un piano nazionale integrato che comprenda:
1. Rinnovo delle infrastrutture: Modernizzare la rete idrica per ridurre le perdite, che oggi superano il 40% in molte aree.
2. Investimenti in tecnologie innovative: Sistemi di monitoraggio, raccolta e riciclo delle acque.
3. Politiche di educazione e sensibilizzazione: Promuovere l’uso responsabile dell’acqua tra cittadini e imprese.
4. Creazione di una cabina di regia nazionale: Coordinare le risorse e le strategie per una gestione integrata e sostenibile.
5. Piano per la prevenzione degli sprechi e per la raccolta dell’acqua piovana: Incentivare progetti locali e nazionali che ottimizzino l’uso di questa risorsa.
Piange il cuore vedere la nostra terra associata a immagini di abbandono e inefficienza. L’Italia è un Paese forte, capace di fare investimenti strategici e di guidare la transizione verso un futuro sostenibile. Ma il tempo delle scuse è finito. L’acqua non è solo una risorsa, è la vita stessa, e garantirne la disponibilità deve diventare una priorità assoluta, non solo un capitolo trascurato nella lunga lista di opere pubbliche.
Senza un impegno deciso e una visione a lungo termine, non solo rischiamo di compromettere il nostro presente, ma soprattutto il futuro delle nuove generazioni. È tempo di agire.