Nella tradizione letteraria il viaggio ha sempre rappresentato una sorta di bildungs roman nella storia personale di un individuo, fornendo lo spunto per una riflessione profonda e un’analisi introspettiva. Questo è stato, da sempre, il leit motiv dei miei viaggi che mi ha accompagnato durante i percorsi che ho intrapreso all’estero e in Italia, aiutandomi, talvolta, a scoprire affinità tra luoghi tanto lontani geograficamente eppure tanto simili per vivacità di culture e cromaticità sociale. Uno di questi luoghi che ha tanto colpito la mia fantasia è la città di New York, la big apple, come tutti la chiamano, un vero melting pot di civiltà e lingue, una città tanto affascinante e, al tempo stesso, crudele da catturare il turista al primo sguardo.
Tanta contraddizione non vi suona forse familiare? Ebbene sì, anche noi abbiamo la nostra grande mela, la nostra metropoli speciale, il nostro “Paradiso abitato da diavoli”, Napoli.
Forse non molti sanno che Napoli e New York si trovano sullo stesso parallelo, il 41° Nord, e che, secondo alcuni, questa condivisione geografica avrebbe contribuito a fecondare uno spirito energico e solare negli abitanti dei due luoghi.
Sebbene le differenze climatiche siano evidenti, gli abitanti delle due metropoli presentano molti tratti distintivi simili che gli hanno concesso di creare stereotipi riconosciuti in tutto il mondo. Pensate ai grandi attori e alle canzoni più vere ed emozionanti, non sono forse nate tra le braccia del Vesuvio e della statua della Libertà? Quando sono stata a New York per la prima volta non mi sono sentita affatto spaesata perché quei rumori, quei suoni, quelle voci mi erano familiari: erano state esportate dalla città del sole per illuminare una megalopoli statunitense.
Concludendo tengo a precisare che la mia intenzione è quella di far capire che la nostra regione non ha nulla da invidiare al resto del mondo e che merita tutta l’attenzione e il rispetto che un popolo come il nostro può dare.
L’insolita Guida