Pensieri, riflessioni ed opinioni di Salvatore Guerriero, Presidente Nazionale ed Internazionale della CONFEDERAZIONE DELLE IMPRESE NEL MONDO e Direttore Generale AGENZIA EUROMEDITERRANEA DI SVILUPPO
Negli ultimi anni, l’Italia ha visto una generazione di giovani imprenditori emergere con forza, dimostrando una grande capacità di adattamento e innovazione. Sono 144.000 i giovani sotto i 30 anni che hanno scelto di investire su se stessi e sulle proprie idee, abbandonando la sicurezza del posto fisso per inseguire il sogno di avviare un’impresa. Questi giovani non sono semplici protagonisti di un rinnovamento economico, ma rappresentano il volto di un’Italia che cambia, capace di coniugare la creatività con le nuove competenze digitali acquisite fin da piccoli, spesso giocando con la tecnologia.
La loro forza sta proprio nella fusione di fantasia, intuito e immaginazione con la padronanza del mondo digitale. Se un tempo i giovani dovevano attendere anni per acquisire competenze tecniche, oggi crescono immersi in un ambiente digitale che stimola il pensiero creativo e la risoluzione dei problemi. Attraverso i giochi interattivi, i social media e le piattaforme online, sviluppano sin da subito abilità che li preparano a diventare innovatori. La loro capacità di utilizzare software complessi, creare contenuti digitali, gestire progetti da remoto e affrontare le sfide del mondo virtuale, ha aperto la strada a nuovi settori di impresa, come la consulenza aziendale, l’informatica e la produzione di software.
Le potenzialità di questa generazione sono immense. Se guidati correttamente e supportati da politiche mirate, i giovani imprenditori possono diventare un motore di crescita per l’economia italiana. Il loro approccio dinamico e non convenzionale al mondo del lavoro è in grado di trasformare settori tradizionali, portando innovazione e creando nuove opportunità di sviluppo. Il settore delle startup innovative è solo un esempio di come i giovani stiano ridisegnando il futuro dell’imprenditoria. In un contesto economico sempre più interconnesso, la loro visione globale e la capacità di adattarsi rapidamente alle nuove tecnologie possono fare la differenza.
È importante sottolineare che le regioni del Sud Italia, spesso considerate più svantaggiate, stanno vedendo un vero e proprio risveglio grazie a questi giovani imprenditori, che rappresentano il 35,4% del totale. Questo dimostra che con le giuste competenze digitali e il supporto istituzionale, anche le aree più fragili possono diventare fucine di innovazione.
Il futuro del lavoro e dell’imprenditoria, quindi, passa attraverso la capacità dei giovani di trasformare il loro istinto creativo in un valore aggiunto per l’economia. Le loro idee, unite alla naturale dimestichezza con la tecnologia, possono permettere all’Italia di essere competitiva sui mercati internazionali, puntando su qualità, innovazione e nuove forme di comunicazione.
In un’epoca in cui la digitalizzazione ha ridefinito le regole del gioco, i giovani non sono solo partecipanti, ma veri e propri leader del cambiamento. La loro sfida sarà quella di continuare a coltivare fantasia e immaginazione, senza mai smettere di imparare e di adattarsi alle nuove tecnologie che il futuro offrirà. Solo così l’Italia potrà crescere, facendo della creatività giovanile un elemento di forza per il suo sviluppo economico.