Strage di cani randagi nel comune di Liveri, in provincia di Napoli. Lo scorso fine settimana (28 – 29 settembre) e quello precedente nel territorio di Liveri sono stati ammazzati più di trenta cani randagi di grossa taglia, probabilmente facendo loro ingerire del veleno. Naturalmente, i responsabili di questa carneficina non si conoscono. A denunciare questa orribile mattanza sono stati alcuni cittadini che hanno anche fotografato le carcasse di alcuni animali rimasti morti, i cui cadaveri non sono ancora stati raccolti dagli addetti del Comune che già la domenica successiva alla mattanza hanno proceduto a sgomberare le strade ed i terreni che insistono nel territorio comunale dalle carcasse degli animali morti. Secondo quanto denunciato da questi abitanti del comune di provincia di Napoli, una ventina di cani sarebbero stati trovati nella zona industriale del Comune di Liveri, altri dieci nell’area del Santuario di Santa Maria a Parete, e poi ancora altri nel Rione Gescal ed addirittura in piazza. Inutili le proteste e anche gli appelli dei cittadini, per bloccare questa strage. Sorprende la scientificità con cui sono stati uccisi i cani che, sottolineano i cittadini di Liveri, non davano particolare fastidio a nessun abitante, anzi erano accuditi dagli stessi cittadini di Liveri che davano loro da mangiare. Con tutta probabilità sono stati sistemati in strada bocconcini avvelenati che vengono mangiati sia da cani randagi che dagli animali domestici. I cittadini sottolineano pure come il Comune di Liveri sia intervenuto, in maniera straordinaria, già domenica 29 settembre con alcuni addetti alla nettezza urbana, per rimuovere i cani rimasti morti dopo il terribile avvelenamento del sabato prima. Al momento, risultano pervenute numerose segnalazioni di questo fenomeno, e gli stessi abitanti della zona annunciano ulteriori forme di denuncia e controllo per evitare che vengano uccisi animali randagi e domestici.