L’on. Pietro Foglia, presidente della Commissione Agricoltura del Consiglio regionale della Campania, aprendo il suo intervento al convegno “Cerealicoltura tra innovazioni tecnologiche e comunicazione” che si è svolto a Calitri, nell’ambito della 32esima edizione della Fiera Internazionale, ha voluto ricordare la figura di Angelo Di Milia: “Valente funzionario dell’assessorato regionale all’Agricoltura, protagonista del PIF cerealicolo inte-grano” e il suo impegno a favore della cerealicoltura irpina. Su Calitri e la Fiera Internazionale, poi, Foglia ha auspicato un intervento regionale più concreto: “E’ necessaria una rinnovata strategia complessiva per Calitri – ha detto il presidente della ottava Commissione – individuata insieme a Solofra nel piano per le aree di crisi industriale. Anche la Regione deve fare la sua parte”. Per Foglia, la nuova politica agricola comunitaria, soprattutto in materia di regime di aiuti, sta inducendo dei cambiamenti nel comparto cerealicolo, i cui esiti sono tuttora incerti. Un comparto che, in Campania, fa registrare coltivazioni per poco meno di 2 milioni di quintali di grano duro, di cui il 90 per cento tra Irpinia e Sannio. “L’auspicio – ha detto l’on. Foglia – è che il piano di investimenti trovi sollecita attuazione vista l’importanza dei risultati attesi sia in termini di valorizzazione della produzione cerealicola campana, sia in chiave di sviluppo territoriale. In tal senso – ha reso noto Foglia -, in sede di audizione alla fine di luglio, della Autorità di Gestione del PSR, è stata assicurata la tempestiva decretazione degli impegni finanziari a carico della Regione, tanto più che se così non fosse apriremmo ragionevolmente il viatico al disimpegno automatico delle risorse da parte della UE. E sempre sul versante PIF – ha proseguito il presidente della commissione Agricoltura – desidero sottolineare il particolare impegno mio personale e della Commissione da me presieduta, sollecitando formalmente il presidente Caldoro affiché sia verificata ogni ulteriore agibilità per gli altri PIF, tra i quali quelli irpini della filiera olivicola e della filiera zootecnica. Siamo – ha concluso Foglia – in attesa di conoscere le determinazioni dell’assessorato all’Agricoltura”.