di Lucio Ianniciello
C’è anche il Presidente Mauriello alla presentazione di Ignoffo e Cinelli, apre lui la conferenza stampa non dimenticando quello che e’ stato: “Ignoffo e’ una vecchia conoscenza, il ds Di Somma non e’ presente, sta lavorando a testa bassa. Voglio ringraziare Carlo Musa, ha ritenuto opportuno lasciare. Un ragazzo che ha lavorato bene. Non sono per gli addii. Ora ricominciamo in modo difficile”. Tanti problemi in casa Sidigas: “Siamo stati impegnati questo periodo, non e’ stato possibile organizzare incontri con la stampa. Comunque sono positivo sulla risoluzione della crisi. In questo momento abbiamo bisogno di tutti. Ci vogliono sforzo e sacrificio per iniziare la stagione”. Appunto, come affrontare una Serie C con un ritardo così ampio e con risorse economiche molto ridotte? ” Con gli sponsor ci stiamo lavorando, ad oggi non posso parlare di budget. A breve ci sarà l’apertura della campagna abbonamenti”.
Si accenna anche alla Scandone dove la situazione e’ ancora più complicata: “Non bisogna aspettare ottobre. L’Avellino calcio e la Scandone sono beni comuni. Se arriverà una chiamata siamo ben lieti. De Cesare dal 23 giugno non si e’ mosso dal suo ufficio”. Sulla vendita eventuale dell’Us Avellino Mauriello non si lascia andare: “Tali domande non devono essere rivolte a me. La Sidigas deve rispettare un percorso che passa necessariamente per i commissari giudiziali. Sull’acquisizione al momento non ci sono proposte valide”. Di Somma e’ stata la prima ufficialita’ di una estate che continua ad essere travagliata per l’Avellino, la seconda consecutiva: “E’ proprio il ds a rassicurare noi. Vuole ottimizzare, avevamo bisogno di una garanzia e Di Somma lo e’. Un dirigente a livello nazionale, può portare buoni risultati in relazione al budget di cui possiamo disporre”. Si ritorna a parlare di basket: “In 30 giorni mi sono trovato a gestire tutto. C’è la volontà di fare ripartire la Scandone. Lo so che ci saranno i problemi dei lodi, ma valuteremo complessivamente e con la tempistica giusta”. Così chiude: ” Nella scelta di Giovanni Ignoffo ha influito la sua personalità”.