Allorquando si rimanga al tremulo riverbero del lume di candela le evenienze non posson essere che due: o si sta facendo una galante e romantica cena con qualcheduno ammantato di fascino particolare e che si vorrebbe poi concludere con un ancora più inebriante dessert oppure, più prosaicamente, ci si ritrova, come si suol dire, al verde, sol perché i venali gestori della rete elettrica hanno tagliato la corrente.
Orbene, passeggiando all’imbrunire per gli ameni vicoletti di Mugnano, badando bene a non infilare i piedi in buche e trabocchetti di qualsivoglia forma e dimensione o, peggio ancora, sopra le spiraloidi escrezioni copro-enteriche, colà evacuate dai migliori amici dell’uomo, dopo il peristaltico e interior digestivo attraversamento, non intravedendo, nessuna leggiadra e discinta ninfa, che alla buia strada privilegia ancora il chiuso delle case omonimamente aggettivate o la nebbiosa, sudamericana o baltica atmosfera dei rosseggianti club, appare chiaro, alla pallida luce selenita che non vi sono alternative: la buia coltre che ammanta i vicoli fu causata al pernicioso dissesto finanziario delle polverose casse comunali!
Eppure, veruno che proclama di essere maggiormente informato, e che sostiene afferma di aver nozione delle munifiche cifre elargite dal municipio per la pubblica illuminazione financo, ei dice, senza opportuna scrittura, proprio non si capacita perché su tale oscura faccenda non venga fatta luce.
Chissà che, con il giunger dell’ora legale, non sopraggiunga alfine la luce!