di Pasquale Ercolino
I prezzi delle nocciole dopo le prime settimane della nuova stagione, in cui sono stati posizionati tra i 350 e i 400 euro al quintale, stanno diminuendo e oggi si aggirano intorno ai 330 euro al quintale ( anche se la Ferrero ritira a 7.8 euro a punto resa, con consegna in fabbrica nel caso di prodotto di buona qualità).
Quello che più preoccupa è quanto sta accadendo in Turchia dove i prezzi, partiti da 15 lire turche, sono scesi a circa 11 lire (-26%); anche se rapportati ai prezzi in euro la situazione non migliora in quanto il valore di 11 lire turche corrisponde a circa 6,5 euro a punto resa.
Cosa aspettarci dal futuro non è dato sapere; anche se il sottoscritto aveva indovinato la previsione fatta a marzo in cui, dove tutti parlavano di prezzi al ribasso, aveva più volte ribadito che i prezzi si sarebbero ripresi (così come accaduto) così come centrata la previsione del prezzo Ferrero di inizio stagione di 8,2 euro al punto resa (avevo scritto che la Ferrero si sarebbe posizionata tra i 7.5 euro e i 9 euro al punto resa) al momento è impossibile fare previsioni sul futuro.
Sicuramente i prezzi continueranno a scendere nel breve periodo ma per sapere cosa accadrà nel medio periodo (che in questo settore significa a partire da prossimi 15 giorni) bisognerebbe conoscere il trend dei consumi mondiali di nocciole (è impossibile stimare cosa faranno i consumatori a questi livelli di prezzo) e soprattutto conoscere le riserve mondiali di prodotto finito: se anche il riporto di nocciole dalla stagione 2015 è pressoché irrilevante (contrariamente alle dichiarazioni in merito della Oltan) non sappiamo per esempio le quantità dei vasetti Nutella o di prodotti dolciari alla nocciola (giusto per citare 2 esempi) che erano già stati prodotti con le nocciole 2015 e non ancora immesse nel mercato.
Al momento il mercato della piazza di Nola vive una situazione di panico a causa di una forte spinta alla vendita da parte dei contadini che però non trova riscontro nelle richieste provenienti da parte delle grosse aziende utilizzatrici.
Se poi aggiungiamo la mancanza di liquidità del mercato e la scarsissima qualità della più parte del prodotto di questa stagione, la frittata è fatta.
Speriamo che a tendere la situazione migliori…..al momento, all’orizzonte, si intravedono solo grossi nuvoloni.