di Gianni Amodeo
Un Laboratorio – indoor in esercizio negli spazi didattici della succursale di viale Garibaldi, che sarà strutturato con piattaforma, vasche, tubazioni, pompe e attrezzature dedicate per regolare l’immissione dei nutrienti e i flussi d’acqua, in fase ormai di avanzato allestimento con sofisticata funzionalità e congrua efficienza tecnica. Ed un Laboratorio esterno -en plein air- che si svilupperà su un’area di quattro mila metri quadri di fertile suolo agrario, per l’estensione pari ad un moggio nolano, l’antica unità di misura utilizzata sull’intera area.
Sono i due assetti d’impianto e configurazione, che, costituiranno il Polo 4 Food Lab, per le attività sperimentali e lavoro, coordinate alla promozione e diffusione delle coltivazioni idroponiche, in virtù delle applicazioni delle innovative modalità tecnologiche dell’agricoltura 4.0 , per correlarsi, in specifico, con lo sviluppo della filiera agro–alimentare del territorio, e, al contempo, per favorire il miglioramento dei livelli di qualità delle produzioni, in tutt’uno con la vivibilità ambientale. E’ il profilo che identifica e connota l’importante progetto formativo, concepito e messo a punto qualche anno fa dall’Istituto statale d’Istruzione superiore Ambrogio Leone– Umberto Nobile, per il convinto impulso e la ferma volontà della dirigente, la prof.ssa Maria Teresa Palmieri – donna di Scuola con spiccata sensibilità socio–culturale e ben attenta a recepire le istanze delle giovani generazioni, prematuramente scomparsa lo scorso marzo.
Un progetto, che, pur restando sospeso tra le restrizioni emergenziali imposte dalla pandemia della Sars-Cov2, ha conservato inalterata la posizione–leader nella scala delle priorità di programmazione del Settore tecnologico del presidio di via dei Mille che, com’è noto, fa leva sulle discipline curriculari per le Biotecnologie ambientali e su quelle specialistiche d’indirizzo Agrario, di cui il Polo 4 Food Lab, nella sostanza, rappresenterà uno degli elementi caratterizzanti e di sicura portata attrattiva. E di passaggio torna utile evidenziare che il ventaglio degli indirizzi formativi del Leone– Nobile si completa sia con i Settori dedicati all’economia, al turismo, alla grafica e alla comunicazione, sia con i corsi di formazione per i Servizi commerciali, la Manutenzione e l’assistenza, le Produzioni tessili e sartoriali, oltre che con i corsi riservati all’indirizzo Odontecnico.
E’ il quadro di una variegata e consolidata offerta formativa, in cui la ritrovata normalità didattica post–pandemia, fa aprire il percorso per la concreta attivazione del Polo 4 Food Lab, fin dal prossimo mese d’ottobre; un obiettivo su cui punta il neo-dirigente del Leone–Nobile, il professore Vincenzo Serpico, che, nell’immediatezza dell’insediamento nelle funzioni dirigenziali, ha rilanciato con determinazione e in pieno il progetto–Polo, accelerando l’allestimento del Laboratorio indoor proprio negli ambienti della succursale di viale Garibaldi, grazie alla disponibilità delle necessarie risorse economiche. Un’operazione-volano da integrare,tuttavia, con il Laboratorio esterno, per la cui operatività si attende il completamento della procedura, che coinvolge, in particolare, l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Carlo Buonauro, nonché la Città metropolitana di Napoli e l’ Ufficio regionale scolastico della Campania, per le rispettive competenze. Va ricordato che l’ area destinata al Laboratorio esterno – già indicata dall’amministrazione comunale pro tempore, con sindaco Gaetano Minieri– si estende, come detto, per 4 mila metri quadri ed è costitutiva di un lotto di terreno confiscato dallo Stato ad un clan di camorra, con conferimento al patrimonio dell’Ente di piazza Duomo.
Ora l’area va resa utilizzabile dall’ Isis di via dei Mille, per un iter già avviato e che dovrebbe concludersi in tempi relativamente ristretti, rendendo il Polo 4 Food Lab, un proficuo e reale supporto per la formazione dell’agricoltore 4.0. In realtà, dai circa 100 giovani che frequentano le classi dell’indirizzo agrario del Leone–Nobile arriva la domanda del fare con competenza e professionalità ch’è anche e soprattutto domanda di opportunità di lavoro nel settore primario che sarà sempre più strategico e di vitale importanza. Una domanda che le Istituzioni sono chiamate ad esaudire, senza indugi e remore, tenendo presente che il Polo 4 Food Lab veicola la “cultura del lavoro fondata sull’interazione tra i sistemi produttivi territoriali e l’acquisizione di una base di apprendimento polivalente scientifico, tecnologico ed economico”, come si legge nella Carta della missione che, a suo tempo, il Leone–Nobile s’è data. E’ il principio fondante del Patto educativo, per il quale la Scuola promuove e diffonde le conoscenze per la cultura del lavoro, con cui si evolvono e sviluppano le comunità.