Francesco Napolitano, 39 anni, giovane imprenditore di Nola, amministratore delegato di Napolitano Case Spa, azienda impegnata nel settore edile ed immobiliare, risponde all’appello della Caritas che, solo qualche giorno fa, aveva lanciato un s.o.s in virtù delle poche risorse economiche a disposizione che avrebbero potuto compromettere il regolare svolgimento dei servizi, tra cui quello legato alla mensa fraterna che ogni giorno assicura circa 150 pasti a chi ne ha bisogno e ai senza tetto.
Ma c’è di più. Napolitano fa suo l’accorato appello e lo rilancia ai colleghi e ai professionisti del territorio, oltre che a tutta la comunità, invitando all’unione sociale, in un “patto di solidarietà” per contrastare i disagi legati all’emergenza Coronavirus.
“Siamo consapevoli dei rischi, economici, emotivi e psicologici a cui sono maggiormente esposti i nuclei familiari meno abbienti, costretti a vivere il doppio dramma di un’emergenza dai molteplici volti. Al dramma sanitario, infatti – continua Francesco Napolitano – si aggiunge quello sociale di chi non riesce a mettere un piatto caldo a tavola anche in presenza di bambini. Il mio pensiero va soprattutto a loro. Ecco perchè mi rivolgo a tutti gli imprenditori e ai professionisti del territorio, agli amici ma anche all’intera comunità. Facciamo rete, uniamoci in un patto di intenti in linea con il sistema solidale, alla base dei valori cristiani, rispondendo con una donazione alla “catena di solidarietà” avviata in favore della Caritas. C’è un detto che dice – aggiunge l’imprenditore – da soli si corre veloci ma insieme si va lontano. Noi ci siamo. Facciamo squadra, aiutiamo il territorio e restiamo a casa uscendo solo per le necessità, adottando ogni precauzione a tutela nostra e di chi ci è accanto”.