È stato respinto il ricorso al Tar avverso alla revoca del Giglio del Calzolaio all’ ex assegnataria, Stefania Caccavale. Nel diniego alla richiesta della ricorrente, il Tribunale amministrativo ha sottolineato la centralità della figura del firmatario, dando conforto, in questo modo, alla tesi sostenuta dalla Fondazione Festa dei Gigli.
Intanto, la paranza Chiaravalle, che pure aveva adito al Tar per ricorrere contro la sanzione comminata dalla Fondazione, ha rinunciato all’ istanza di sospensione, rimandando l’ intera questione in sede di merito.
Si registra, invece, ancora un grave e persistente silenzio sulla nomina dei tre componenti del Consiglio di amministrazione della Fondazione. Un vuoto di gestione che presta il fianco ad iniziative “parallele” su materie di competenza della Fondazione e che già sono ampiamente regolamentate.
Si attendono, inoltre, le conseguenti determinazioni rispetto alla mancata consegna delle fideiussioni bancarie da parte di alcuni comitati, in dispregio di quanto prevede il regolamento vigente, che ha creato una discriminazione tra quanti hanno ottemperato correttamente alla norma e quanto non lo hanno fatto. Una situazione che rischia di alimentare tensioni in vista della prossima edizione della Festa.
Elemento emblematico del disinteresse a cui è stata relegata la Fondazione è costituito ancora dal mancato trasferimento dei contributi previsti ed impegnati, relativamente agli anni 2018 e 2019.
Il mese di Giugno, inesorabilmente, si avvicina: al momento non esiste alcun tipo di programmazione circa le iniziative promozionali da intraprendere né la definizione di un budget economico di riferimento.