Due giovani vite spezzate in un solo giorno a pochi chilometri di distanza. Teresa 26 anni di Roccarainola, una giovinezza stroncata dalla leucemia. Erik, 23 di Cicciano, lo stesso amaro destino. In un giorno il nolano piange le ultime due vittime dello scempio ambientale: stessa patologia. Leucemia fulminante. Erik e Teresa oltre ad avere in comune un tragico destino anche la sfortuna di abitare in un territorio per anni infestato dallo sversamento illegale di rifiuti tossici. E non solo. Discariche abusive, amianto e cave hanno avvelenato aria e terreni. Le comunità locali stanno pagando un prezzo altissimo. Per anni nessuno ha visto. E denunciato, quando la camorra faceva affari sulla pelle dei cittadini. Il conto adesso è salatissimo. A pagare sono i giovani. Il dubbio che le ultime due morti siano in parte collegate all’inquinamento ambientale è più che legittimo, anche alla luce degli ultimi dati diffusi dall’associazione Medici per l’Ambiente che indicano un pericoloso aumento nel nolano delle patologie tumorali. Dal 2008 ad oggi – si legge nella nota dell’associazione Medici per l’Ambiente – le richieste di esenzione per tumori maligni quasi raddoppiate. Si è passati dalle 186 richieste totali del 2008 alle 266 del 2012 (+76,2%). Il trend per il 2013 è stato calcolato con il metodo ‘best fit’ e ammonta a 321 totali. Inoltre, le richieste nel 2012 sono state più numerose per le femmine (149) che non per i maschi (117) “Invochiamo al più presto un registro tumori coordinato dall’Istituto di ricerca Pascale di Napoli (come avviene nel resto d’Italia), che faccia luce su questo rischio sottolinea la nota.