Il comune di Pago del Vallo di Lauro sfonda il tetto del 50% di raccolta differenziata. Secondo gli ultimi dati la percentuale si attesta intorno al 55%. Un vero e proprio esempio di virtù dell’ intera popolazione, ma anche di buon governo dell’ amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Corcione. “Entro la fine dell’anno dobbiamo raggiungere la soglia del 70% – ci racconta il vicesindaco, Andrea Amoroso – in questo modo abbatteremo in maniera consistente il costo dello smaltimento dei rifiuti. È per questo che stiamo preparando una campagna di sensibilizzazione per un programma di raccolta più variegato e attento a tutte le esigenze della popolazione”. Ed una migliore informazione abbinata al potenziamento dei servizi non farà altro che elevare la percentuale. I cittadini, spesso, si trovano in difficoltà nel differenziare bene alcuni prodotti. Non di rado ci si chiede come smaltire, ad esempio, la plastica pesante, i giocattoli, le sedie e i tavoli; oppure la cenere, che quest’inverno è stato un vero e proprio problema. “I nostri addetti alla raccolta lavorano bene e con entusiasmo, cercando di spiegare alle famiglie come differenziare i rifiuti – continua il vicesindaco – e spesso sono proprio loro a differenziarli al momento della raccolta per evitare sanzioni a carico del cittadino”. Ma tanto impegno da solo non basta. Per migliorare la performance è necessario puntare in maniera più decisa sull’informazione, al fine di alimentare sempre di più la filiera virtuosa dello smaltimento dei rifiuti. Un percorso segnato dalle famose tre “R”, “Riduco, riuso, riciclo”. “Quel 15% che non differenzia i rifiuti non lo fa per mancata volontà ma per cattiva informazione – insiste Amoroso – e per questa ragione noi saremo ancora più vicini alla popolazione e, a breve, organizzeremo un seminario sulla raccolta differenziata, incontrando i cittadini per spiegare loro ancora le buone pratiche per una raccolta di qualità, evidenziando, quali sono i benefici per l’ambiente e, soprattutto, per le loro tasche”. Dunque per una raccolta ancor più spinta è necessario affinare le pratiche di selezione dei materiali, introducendo percorsi e filiere maggiormente efficienti. Ma a monte è necessario partire dalla consapevolezza e dalla completezza di informazione dei cittadini che devono sapere come differenziare i materiali. Ed è proprio questo l’obiettivo dell’amministrazione comunale. Ma l’ottimo risultato raggiunto fino ad ora è da ritenersi ancor più importante anche alla luce delle difficoltà di spesa causate dagli stretti parametri del patto di stabilità che costringe amministrazioni seppur virtuose, come quella di Pago, a procedere in tutti i settori con il “freno a mano”. “Dal primo gennaio 2013 il Patto di stabilità è entrato in vigore anche per i comuni che vanno da 1001 a 5 mila abitanti – ci spiega l’assessore al bilancio, Scala – con conseguenze pesanti per le casse comunali e per le aspettative degli elettori. I vincoli posti dal Patto sono molto pesanti. Si va dai tagli alle spese correnti, quali acqua, luce, cancelleria, manutenzione dei beni, per finire con i servizi erogati dall’ente per i cittadini. Il risultato è una forte ingessatura del Comune che, in linea generale, ha anche problemi per i pagamenti delle imprese che hanno fatto dei lavori decisi negli anni precedenti”. (Maria Magistro – Il Vallo)