Quando mercoledì sera monsignor Guido Marini, Maestro delle Celebrazioni liturgiche, ha provato a mettergli al collo la mozzetta rossa sopra la veste bianca, Jorge Mario Bergoglio avrebbe risposto: «Questa la metta lei». Anche la croce d’oro è rimasta sul tavolo: per presentarsi al suo popolo e diventare Francesco, ha tenuto addosso quella di vescovo. Sono poi susseguiti ulteriori gesti “Francescani”, subito dopo l’affaccio a San Pietro, la Scv1 che era arrivata per portarlo a Santa Marta, se ne torna in garage perché il pontefice sale sul pulmino con gli altri cardinali, così anche il giorno dopo arriva a Santa Maria Maggiore senza corteo, con un’auto della gendarmeria, pare che abbia chiesto, ma invano, di lasciare la Chiesa aperta ai fedeli. Gesti, da parte del nuovo Papa, che lasciano supporre un inizio di una vera rivoluzione Francescana, ovvero di una Chiesta casta, vicino ai poveri e bisognosi.