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Si è appena conclusa la V edizione di NapoliCittàLibro alla Stazione Marittima di Napoli. Dal 14 al 16 giugno, infatti, è stato possibile accedere al Salone del libro e dell’editoria. L’idea nasce nel 2017 da Diego Guida, Rosario Bianco e Alessandro Polidoro: tre amici con un sogno culturale che andava oltre l’esperienza del singolo.
“Ci mancava il momento del confronto collettivo”: confronto reso finalmente possibile nella città culla di una moltitudine di culture e linfe vitali.
Le scorse edizioni sono state ospitate a Castel Sant’elmo (2019) e Palazzo Reale (2021)
Riportare in auge la lettura come motore di una società illuminata e l’obiettivo che si propone l’associazione da loro fondata il 14 marzo 2017, Associazione Liber@rte. Il Meridione, secondo la loro visione, necessita di ritornare alla balta nel panorama letterario.
Tre giorni organizzati secondo un programma esaustivo e preciso. Laboratori a cura di Unicef Campania, tematiche attuali dall’emancipazione femminile sul lavoro all’intelligenza artificiale e gli stereotipi di genere. Gruppi di lettura, incontri con le scuole finalizzati a rappresentare al meglio il tema di questa edizione: Ri-generazione. Attorno a quest’ultimo sono nate cinque isole tematiche: generi, visioni, generazioni, cognizioni e nuove memorie.
Un tentativo riuscito a pieno di ricordare il peso culturale e sociale della lettura da un punto di vista prima generale e poi nella specificità Meridionale. Un popolo è una lingua che da sempre si espressa e che oggi, nonostante ostruzioni, continua a farlo. Diventa una necessità armarsi di parole illuminate quando dall’altro lato le parole sbagliate hanno la meglio.