I carabinieri della stazione di Napoli Ponticelli hanno arrestato un 60enne incensurato del posto per atti persecutori.
Era convinto che la compagna l’avesse tradito e aveva spinto la loro relazione alla rottura.
Aveva lasciato casa e si era allontanato anche dal figlio 13enne.
Col tempo si è reso conto di aver sbagliato e ha provato in ogni modo a riavvicinarsi all’ex.
Ha iniziato a chiamarla in continuazione, a pedinarla ovunque andasse. Ogni giorno Si presentava a casa e sul luogo di lavoro: inutili i tentativi di farlo desistere.
Un giorno il 60enne ha seguito l’ex compagna fino ad un bar. L’ha vista insieme ad alcune amiche, si è avvicinato e si è seduto con loro.
La donna ha provato per l’ennesima volta a fargli capire che la loro storia fosse finita.
La risposta non gli è andata a genio e agguantando una tazzina di ceramica vuota, ha provato a spaccargliela in faccia.
Non gli è bastato. Mentre la donna fuggiva chiedendo aiuto, il 60enne ha agguantato la sua borsa tirando fuori il suo cellulare. L’ha poi colpita con uno schiaffo e con forza le ha strappato alcuni capelli. Ai suoi piedi, sul marciapiedi, ha notato e agguantato un’asta di ferro ma prima che potesse colpirla è stato messo in fuga da alcuni passanti giunti in soccorso della donna.
Nei giorni successivi, dopo un periodo di pace apparente, la vittima ha sorpreso nuovamente l’ex a spiarla e ha così deciso di rivolgersi ai carabinieri.
I militari hanno ascoltato il suo racconto e durante la stesura della denuncia si sono ritrovati in ufficio anche il 60enne. L’uomo si era addirittura spinto a seguire la donna fino all’interno della caserma.
E’ stato così arrestato e su disposizione dell’autorità giudiziaria, dopo le formalità di rito, tradotto al carcere di Poggioreale.