La giuria del premio Bassa Irpinia 2019 ha conferito un nuovo riconoscimento per l’edizione di quest’anno, è stato assegnato ad una cooperativa agricola con sede a Visciano dal nome “Il Guscio”. Essere AGRICOLTORI significa agire da soli, essere COOPERATORI vuol dire agire insieme, fare rete che ti sostiene e ti guida. E come spesso si dice, “l’unione fa la forza”. Il 13 marzo 2013 veniva alla luce la Società Cooperativa Agricola ‘’il Guscio’’ di Visciano provincia di Napoli, proprio in quella stessa sera, alle 18,30, un orario memorabile, insieme alle prime parole del nuovo Papa Bergoglio, appena eletto. Nata con l’obiettivo principale nel valorizzare la Nocciola Campana in termini di qualità e trasparenza superando quelle problematiche commerciali che vedono la spietata concorrenza del prodotto di qualità inferiore proveniente dalla Turchia e arrivano alla scarsa remunerazione del prodotto.
L’anno 2014 rappresenta un ulteriore tappa fondamentale ed inizia nel migliore dei modi, ‘’il Guscio’’, con decreto regionale del 26/01/2014 ottiene il riconoscimento Ministeriale come Organizzazione di Produttori (OP) rappresentando l’unica realtà regionale per quanto riguarda la frutta in guscio.
La società Cooperativa “O.P. Il Guscio” è una Organizzazione di Produttori agricoli, operante dal 2013, con lo scopo di concentrare e valorizzare sotto l’aspetto commerciale, l’offerta dei prodotti NOCCIOLE, NOCI E CASTANGE della propria zona di operatività. Riconosciuta con Decreto Dirigenziale Regionale (DDR) n. 137 del 20/01/2014 ai sensi degli artt. 154 del Reg. Ce 1308/13 con COD. IT. 534 per i prodotti a frutta in guscio.
Numerosi progetti sono stati avviati da e per i soci come il Progetto “Nocciola Sana: monitoraggio, studio e gestione di problematiche fitopatologiche potenzialmente dannose per le nocciole”; Progetto monitoraggio fitosanitario del noce; Progetto Sicurezza; Gestione unificata dei rifiuti agricoli.
Progetto NOCCIOLA EXPERIENCE incontro presso istituti scolastici con studenti. Incontri vari di aggiornamento su buone pratiche agricole. Monitoraggio per balanino e cimice per il nocciolo con realizzazione del bollettino fitosanitario; Formazione per il settore corilicolo, rivolto agli operatori agricoli, progetto for.agri in partener con l’ente CONSVIP.
Le iniziative avviate nel 2019, sul campo formativo, hanno permesso di raggiungere un grande traguardo ovvero più di 100 agricoltori formati. Convegno finalizzato ad individuare le possibili strategie di contenimento dei danni causati dall’insetto: “Esperienze a confronto sulle cimici nei noccioleti”. Si è fatta carica di segnalare agli uffici preposti le EMERGENZE per avversità atmosferica: “Piogge alluvionali dal 15 al 19 giugno 2014”.
L’obiettivo primario è promuovere il perfezionamento della produzione agricola e incrementare le economie rurali attraverso la cura della qualità del prodotto sin dalle prime operazioni di coltivazione e conduzione agraria.
Il bacino produttivo (Area del Napoletano e Vallo di Lauro – Baianese) rappresenta un’area ad alta vocazione per le colture corilicole e del noce, grazie anche alle caratteristiche pedoclimatiche che ne favoriscono la coltivazione. I soci della cooperativa operano praticamente su due aree principali:Area del Napoletano e Vallo di Lauro –Baianese.
Nell’area del Napoletano, seconda provincia in termini di superficie dedicata alla coltura e pari a circa ha 6.900, la corilicoltura si concentra nella zona Agro Acerrana – Nolana dove rappresenta il settore economicamente più rilevante, soprattutto nei comuni di Nola, Palma Campania, Saviano, Visciano e Roccarainola. Le cultivar maggiormente prodotte sono la Mortarella, la S. Giovanni ed in minima parte la Camponica. Molti impianti sono consociati con la coltura del noce. Le forme di allevamento più diffuse sono “la ceppaia”, particolarmente utilizzata nelle zone declivi, e il “vaso cespugliato o monocaule”, dove gli impianti sono più razionali.
La zona del Vallo di Lauro–Baianese è a vocazione spiccatamente corilicola; circa il 90% degli impianti sono specializzati, e ci sono colture con produttività molto interessanti (in pianura raggiungono i 45 q./ha), grazie anche ad un elevato grado di meccanizzazione dell’intero ciclo produttivo. In questa zona il nocciolo valorizza adeguatamente anche le colline più impervie, grazie alle sistemazioni idraulico–agrarie (fosse livellari e ciglionamenti) con produzioni apprezzabili (circa 15 q./ha), ma date queste condizioni le colture sono difficilmente meccanizzabili, quindi molte operazioni sono eseguite manualmente.
Le cultivar maggiormente diffuse nel Baianese – Valle di Lauro sono la Mortarella e la S.Giovanni, la tonda di Avellino, la forma d’allevamento è “il monocaule” con sesti irregolari, con una densità d’impianto che va da 1.000 a 1.200 piante ad ettaro.
La premiazione avverrà il prossimo 29 dicembre al teatro “Domenico Biancardi” di Avella durante la serata di gala che inizierà alle 20,30.