Il direttivo provinciale dell’Udc-federazione popolare dei democratici cristiani, presieduto dal commissario provinciale dott. Nino Minichiello, registra la mancanza di chiarezza di metodo politico e linearità nella composizione della lista per le elezioni regionali, il mancato rispetto della rappresentanza politica del territorio, nonché la retrocessione del Dott Maggio da capolista al terzo posto, e quindi ritiene difficile affrontare una campagna elettorale sincera nei confronti degli elettori.
Il ritiro della candidatura di Maggio altera l’equilibrio politico della lista e la snatura, alterando la connotazione identitaria che era la condizione per un nostro impegno.
L’Udc provinciale peraltro non nasconde lo stupore per le modalità di presentazione della lista, presentata all’alba in assenza di raccordo con il delegato ufficiale.
Si tratta di un comportamento che avvilisce chi s’impegna in politica con onestà d’intenti.
In questa vigilia elettorale ci siamo adoperati con molto entusiasmo per la formazione di una lista ispirata ai valori del popolarismo, con candidati coerenti con tale disegno, per distinguerla dal trionfante trasformismo.
A questo punto il partito vuole esprimere la sua politica e i suoi valori votando direttamente il presidente Stefano Caldoro che, senza demagogia, ha la consapevolezza del ruolo Istituzionale della Regione, e votando contro il taglio dei parlamentari, che porterebbe al taglio della democrazia.
Le due cose sono collegate perché, con una democrazia più debole, se dovesse prevalere il SI al referendum, le Regioni, ancor più quelle meridionali, perderebbero capacità di operare nell’interesse della popolazione nelle sedi istituzionali.
Il Direttivo Provinciale Udc-federazione popolare dei democratici cristiani