RELAZIONE AL PARLAMENTO SULLE CURE PALLIATIVE

 RELAZIONE AL PARLAMENTO SULLE CURE PALLIATIVE

 RELAZIONE AL PARLAMENTO SULLE CURE PALLIATIVE Relazione sulle Cure Palliative presentata al Parlamento e situazione degli Hospice in Regione Campania: questi i temi analizzati dal dottor Sergio Canzanella, manager per l’Italia meridionale dell’European Cancer Patient Coalition e dirigente dell’Associazione House Hospital onlus.  “I dati hanno fornito un riscontro positivo riguardante undici  RELAZIONE AL PARLAMENTO SULLE CURE PALLIATIVE regioni su ventuno (52 per cento) – ha spiegato il dottor Canzanella – e a tale riguardo, in merito alla costituzione delle Reti di cure palliative per l’età pediatrica, solamente quattro regioni hanno dichiarato che la rete è stata attivata (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna e Basilicata), mentre cinque Regioni hanno dichiarato che è in via di organizzazione (Provincia Autonoma di Trento, Marche, Puglia, Campania e Calabria) e per due regioni non sarà attivata nel lungo termine (Valle d’Aosta e Piemonte).  Le Reti regionali di cure palliative mostrano come la media nazionale del numero di posti letto in Hospice per 100 deceduti per tumore sia pari all’1,27 per cento. Tale valore evidenzia lo sviluppo di tale rete di offerta residenziale che è costituita per l’anno 2011 da 217 Hospice in Italia, in aumento rispetto al biennio 2009/2010. Per l’anno 2011, nelle Regioni Calabria, Campania, Abruzzo e Toscana e nella Provincia Autonoma di Trento si registra ancora un numero inferiore di posti letto in Hospice rispetto a quanto programmato, pari allo 0,5 per cento. Gli Hospice risultano situati presso strutture ospedaliere o strutture residenziali sanitarie territoriali in modo diversificato tra le Regioni: in Lombardia, Lazio, Basilicata e Sicilia gli Hospice risultano prevalentemente localizzati all’interno delle strutture di ricovero e cura o ne costituiscono articolazioni organizzative. Ogni Asl è tenuta a inviare, entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento, il consuntivo annuale del numero di casi trattati, di accessi del personale medico e delle ore e accessi effettuati da infermieri professionali, terapisti e altri operatori. Nell’anno 2011, i pazienti in fase terminale assistiti in Adi sono stati oltre 55mila, pari a 91 unità ogni 100mila abitanti a livello nazionale. Questa tipologia di assistenza è erogata principalmente dagli infermieri professionali che assicurano 16 delle 22 ore per caso trattato. Inoltre – ha continuato il manager – si evidenzia una notevole variabilità tra le regioni nella presa in carico in questo setting assistenziale, che deve essere analizzata in relazione alle differenti risposte presenti nei modelli organizzativi regionali dei servizi per le cure palliative, con particolare riferimento all’offerta residenziale in Hospice. Nell’ambito della terapia del dolore, i dati elaborati rappresentano le informazioni provenienti dalle Sdo, nelle quali è selezionata esclusivamente la diagnosi principale. Con la sottoscrizione dell’Intesa Stato-Regioni del 25 luglio 2012, sono stati individuati i requisiti minimi ai quali devono rispondere i centri Hub e i centri Spoke ed è impellente la necessità di individuare un codice disciplina dedicato che identifichi i centri di terapia del dolore nell’ambito del Sis del Ministero della Salute. La Regione, grazie all’impegno del presidente, l’onorevole Stefano Caldoro, del senatore Raffaele Calabrò, e del presidente della V Commissione Sanità, l’onorevole Michele Schiano di Visconti, ha dato impulso al programma regionale degli Hospice in Campania. Nell’ultimo anno sono stati aperti quattro Hospice e altri due con 22 posti letto saranno attivati nei prossimi mesi, infatti, l’Asl Napoli 2 Nord inaugurerà l’Hospice di Casavatore e l’Asl Avellino inaugurerà Hospice di Bisaccia. Finalmente – ha concluso il dottor Canzanella – CicelySaunders, fondatrice del movimento Hospice nel mondo, potrà ritenersi dal cielo soddisfatta dell’impegno delle Istituzioni e del mondo del volontariato, in quanto gli ammalati in Campania non saranno più soli nel dolore”.