Per il secondo anno di fila non va in scena la festa della castagna a Roccarainola, organizzata nelle cinque edizioni precedenti dalla Regione Campania con l’ausilio tra gli altri, del Comune di Roccarainola. Il motivo mancanza di fondi. Ne sanno qualcosa gli operai che in quella foresta ci lavorano, e percepiscono i loro stipendi a singhiozzo, vantando quasi sempre negli ultimi due anni, mensilità arretrate. La festa della castagna, a Roccarainola fino al 2011, era inserita in un circuito di eventi a cura della Regione che toccava diverse parti della Campania ed aveva una delle sue massime espressioni, proprio nell’ultima tappa a Roccarainola, a fine ottobre o al massimo ai principi di novembre di ogni anno. Sin dalle primissime edizioni era chiaro a tutti, operai, dirigenti e politici di turno, le grandi potenzialità che la foresta aveva. Erano migliaia i turisti che giungevano da ogni parte della Regione, diverse le testate giornalistiche della carta stampata e della televisione locale accreditate. C’erano le premesse (a sentire gli addetti ai lavori) per far si che nel giro di pochi anni la kermesse poteva equiparare le ben più blasonate “feste della castagna” dell’alta Irpinia (Bagnoli e Montella su tutte), oltre al ritorno di immagine per la città di Roccarainola con un suo iniziale sviluppo turistico che da anni è oggetto di discussione nel “paese dei ristoranti” ma dove poco si vede. Ed ora? Ora c’è la crisi. Le risorse scarseggiano. Volontà e determinazione pure. Antonio Lucania