Il riscaldamento globale potrebbe essere la causa dell’avvio di una nuova era glaciale, uno stravolgimento del pianeta che, stando a diversi modelli previsionali, sarebbe già iniziato e potrebbe proseguire per 80 anni. La principale causa dell’inizio dell’era glaciale sarebbe da ricercarsi, almeno secondo gli ultimi studi, nel rallentamento della Corrente del Golfo piuttosto che sua una diminuzione dell’intensità dell’irraggiamento solare. A sostenerlo è il geofisico Victor Manuel Velasco Herrera dell’università del Messico, secondo il quale una serie di variazioni eterogenee provocheranno fluttuazioni delle temperature globali verso un clima molto freddo. Il global warming sta provocando un inesorabile e sempre più irreversibile processo di scioglimento dei ghiacci polari che a sua volta sta portando a un progressivo rallentamento della corrente del Golfo, fondamentale perchè nel suo movimento tra il golfo del Messico e la Gran Bretagna, attraversando l’oceano Atlantico, ha un importante effetto mitigatore sul clima dell’Europa.
Se lo scioglimento dei ghiacciai dovesse aumentare ancora, l’eccessivo rallentamento della corrente del Golfo potrebbe portare a una netta riduzione delle temperature registrate in Europa, un vero e proprio avvio di era glaciale che potrebbe perpetrarsi per otto decenni. Sarebbe infatti il primo passo di un nuovo equilibrio in una srta di reazione a catena circolare. Il rallentamento della corrente del Golfo farebbe diminuire le temperature avviando una nuova era glaciale che porterebbe, poco alla volta, al riaccrescimento dei ghiacchiai ai poli. Un fenomeno che, peraltro, sarebbe già avvenuto in passato quando enormi masse di ghiaccio si sciolsero, 11.000 anni fa, nella penisola del Labrador, dando avvio a un’era glaciale durata ben mille anni. Chiaramente al momento quella di un’era glaciale ‘europea’ rimane solo un’ipotesi basata su modelli previsionali, che però indicano come avvio del periodo dei ghiacci proprio l’anno in corso