Ci avviamo, ormai, alla conclusione dell’anno scolastico 2015/2016, un anno scolastico complicato per gli insegnanti e per il personale Ata, il primo dopo la contestatissima riforma Buona Scuola voluta dal governo Renzi. Per molti studenti e per il personale scolastico, come riportato da ‘Il Corriere della Sera’, il calendario potrebbe riservare una chiusura anticipata delle lezioni, addirittura alla fine del mese di maggio e questo per via di una serie di combinazioni che si accavalleranno tra loro. Calendario anno scolastico 2015/6: chiusura anticipata alla fine di maggio? C’è da tener presente, infatti, che il prossimo 2 giugno, giorno ‘rosso’ in quanto festa della Repubblica, cadrà di giovedì ed è quindi molto probabile che le scuole ne possano approfittare per un ‘ponte’ di fine anno: tanto più che per domenica 5 sono previste le elezioni amministrative che riguarderanno ben 1370 comuni. Tra questi, ci sono città molto importanti come Roma, Torino, Napoli, Milano, Cagliari e Bologna ed è quindi presumibile che, nella maggior parte dei casi, le scuole possano rimanere chiuse anche il giorno 6, visto che si dovranno probabilmente ancora completare gli scrutini elettorali e si dovrà procedere con lo scioglimento dei seggi. Se poi teniamo presente che ci sarà bisogno di un’altra giornata di lavoro per ripristinare i locali e per le pulizie e che il giorno 8 giugno, in diverse regioni, è l’ultimo giorno di scuola inizialmente stabilito dal calendario, capiamo bene come, in pratica, le lezioni termineranno alla fine del mese di maggio. Per le famiglie con entrambi i genitori che lavorano non sarà una ‘bella notizia’ Anzi, a dirla tutta, in alcune regioni, il calendario scolastico aveva fissato la data di chiusura delle lezioni il giorno 4 (in Molise e nelle Marche), mentre in Emilia Romagna sarebbe stato il giorno 6. Solo in alcune regioni, la data di fine anno scolastico è posteriore: è il caso della Sicilia e della Basilicata (9 giugno), della Toscana e della Sardegna (il 10), della Valle d’Aosta e del Friuli Venezia Giulia (l’11 giugno) e del Trentino Alto Adige (addirittura il 16