Comunicato del gruppo consiliare “SiAmo Pratola Serra”.
L’amministrazione renda noti i nuovi costi di raccolta e smaltimento dei rifiuti.
Che la sciagurata decisione dell’amministrazione Aufiero di cessare il rapporto con Irpiniambiente sia dettata soltanto dallo stato di cassa in cui hanno ridotto l’Ente comunale è ormai una certezza e i conti presentati in aula, durante l’ultimo consiglio comunale del 25 luglio, ne sono la prova. Manca una liquidità di oltre un milione di euro per riportare a ZERO il Conto in Banca e in queste condizioni pensiamo sia davvero difficile giungere ad una transazione con la Società creditrice Irpiniambiente.
Che la sciagurata decisione dell’amministrazione Aufiero di cessare il rapporto con Irpiniambiente sia dettata soltanto dallo stato di cassa in cui hanno ridotto l’Ente comunale è ormai una certezza e i conti presentati in aula, durante l’ultimo consiglio comunale del 25 luglio, ne sono la prova. Manca una liquidità di oltre un milione di euro per riportare a ZERO il Conto in Banca e in queste condizioni pensiamo sia davvero difficile giungere ad una transazione con la Società creditrice Irpiniambiente.
Ma è arrivato il momento di sfatare le fesserie che gli stessi amministratori vanno raccontando sui costi che, a loro dire, si sarebbero triplicati.
È bene, infatti, precisare che il piano finanziario della Tari, approvato dal consiglio comunale, è comprensivo dei costi complessivi che il Comune sostiene sulla gestione dei rifiuti. Questo è il motivo per il quale Irpiniambiente ha richiesto un tavolo presso la Prefettura, convocando i rispettivi Responsabili Finanziari e l’Organo di Revisione del Comune di Pratola Serra. Sarà l’occasione, speriamo, per ascoltare le spiegazioni che vorrà fornire la figura apicale del comune di Pratola Serra, l’assessore Angelo Capone che in consiglio comunale non ha mai risposto a questioni contabili, se non per delegare il presidente del consiglio che si conferma il solo interlocutore di una maggioranza che funge da sola comparsa.
È bene, infatti, precisare che il piano finanziario della Tari, approvato dal consiglio comunale, è comprensivo dei costi complessivi che il Comune sostiene sulla gestione dei rifiuti. Questo è il motivo per il quale Irpiniambiente ha richiesto un tavolo presso la Prefettura, convocando i rispettivi Responsabili Finanziari e l’Organo di Revisione del Comune di Pratola Serra. Sarà l’occasione, speriamo, per ascoltare le spiegazioni che vorrà fornire la figura apicale del comune di Pratola Serra, l’assessore Angelo Capone che in consiglio comunale non ha mai risposto a questioni contabili, se non per delegare il presidente del consiglio che si conferma il solo interlocutore di una maggioranza che funge da sola comparsa.
Quanto al piano Finanziario della Tari, approvato nell’anno 2018 e confermato per il 2019, può essere riassunto in 2 macro voci: 1) Costi Generali di gestione quantificati in 188 mila euro; 2) raccolta, trattamento e smaltimento, quantificata in 491.600 euro
I costi Generali di gestione sono comprensivi del servizio di spazzamento delle strade; la seconda voce, di 491.600 euro, riguarderebbe, invece, il compenso per Irpiniambiente da riversare a mo’ di partita di giro. È bene evidenziare che la Tari pagata dai cittadini, nelle percentuali approvate sempre dal consiglio comunale, è a copertura totale del servizio e sostiene altresì lo spazzamento delle strade che i nostri amministratori vorrebbero che fosse scontato dai costi delle fatture di Irpiniambiente.
E allora, e veniamo alla questione, per capire se le richieste di Irpiniambiente eccedono le previsioni, sarebbe da verificare a quanto ammontano le fatture presentate nell’arco di un anno solare.
I costi Generali di gestione sono comprensivi del servizio di spazzamento delle strade; la seconda voce, di 491.600 euro, riguarderebbe, invece, il compenso per Irpiniambiente da riversare a mo’ di partita di giro. È bene evidenziare che la Tari pagata dai cittadini, nelle percentuali approvate sempre dal consiglio comunale, è a copertura totale del servizio e sostiene altresì lo spazzamento delle strade che i nostri amministratori vorrebbero che fosse scontato dai costi delle fatture di Irpiniambiente.
E allora, e veniamo alla questione, per capire se le richieste di Irpiniambiente eccedono le previsioni, sarebbe da verificare a quanto ammontano le fatture presentate nell’arco di un anno solare.
Nel 2018 il totale delle fatture ammonta a 490.458,54 IVA compresa, a fronte di euro 491.600,00 previsti nel Piano Finanziario. Stando, quindi, ai numeri, il Comune ci avrebbe anche guadagnato. Va altresì aggiunto che la riscossione è avvenuta per oltre l’87% e questo sfaterebbe la presunta evasione paventata in consiglio comunale. Ma a Irpiniambiente è stato riversato ZERO euro dal 2016 ad oggi.
Ecco come abbiamo accumulato circa un milione e mezzo di euro, anche avendo pagato regolarmente la TARI. Cosa ancor più grave è che, nel bilancio, le somme neanche risultano appostate per intero.
Ecco come abbiamo accumulato circa un milione e mezzo di euro, anche avendo pagato regolarmente la TARI. Cosa ancor più grave è che, nel bilancio, le somme neanche risultano appostate per intero.
A questo punto però, va chiarita un’ulteriore questione, e cioè: se l’affidamento al nuovo gestore apporterà risparmi per l’Ente, questo vuol dire che il Piano Finanziario dovrà essere rivisto al ribasso, ricalcolando anche la Tari che i cittadini pagheranno e che hanno già pagato per il 2019. È bene precisare, infatti, che sulla TARI l’Ente Comunale non può avere alcun guadagno, come peraltro evidenziato dall’Organo di Revisione al bilancio di previsione, sollecitando a ridurre di 8 mila euro gli introiti previsti perché eccedenti il Piano Finanziario. È inutile sottolineare che l’Ente neanche si è preoccupato di leggere il parere del Revisore.
In Consiglio Comunale neanche hanno voluto parlare della raccolta e gestione dei rifiuti; praticamente, il presidente del consiglio neanche ha lasciato parlare il sindaco, arrogandosi come sempre la decisione sul da farsi e oggi apprendiamo dai giornali che nella prima mattinata di ieri c’è stato un controllo congiunto che ha visto impegnati i Carabinieri, funzionari dell’Ispettorato del Lavoro e il personale del NIPAF del Nucleo Tutela Ambiente. Controlli operati alla neo ditta ingaggiata per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti, nel mentre la stessa era al lavoro. Non entriamo nell’esito dei controlli che si sono succeduti per diverse ore sia sui mezzi adoperati, che sul personale impiegato e sul deposito della ditta. Ma è giunta l’ora che i nostri amministratori comincino ad occuparsi con serietà della questione, rendano noti i costi della nuova gestione del servizio e trovino una soluzione per restituire parte della Tassa pagata dai cittadini, se è vero che esiste un risparmio per l’Ente.
Al momento si è fatto, invece, il contrario, tassando e tartassando ancor di più i cittadini. Hanno istituito l’IRPEF comunale (in modo retroattivo) e il Ticket per lo scuolabus. Insomma, hanno festeggiato e sperperato per anni mettendo in ginocchio le finanze dell’Ente e ora presentano il conto.
Ma abbiamo chiesto di essere ascoltati dal Revisore dei Conti e dal neo convenzionato all’Ufficio di Ragioneria il dott. Carlo Giliberti per chiarire meglio quanto di grave è avvenuto e sta avvenendo a Pratola Serra.
Al momento si è fatto, invece, il contrario, tassando e tartassando ancor di più i cittadini. Hanno istituito l’IRPEF comunale (in modo retroattivo) e il Ticket per lo scuolabus. Insomma, hanno festeggiato e sperperato per anni mettendo in ginocchio le finanze dell’Ente e ora presentano il conto.
Ma abbiamo chiesto di essere ascoltati dal Revisore dei Conti e dal neo convenzionato all’Ufficio di Ragioneria il dott. Carlo Giliberti per chiarire meglio quanto di grave è avvenuto e sta avvenendo a Pratola Serra.