SPERONE. Volontariato e impegno civico, esperienze di teatro per la cultura e la promozione del territorio

SPERONE. Volontariato e impegno civico, esperienze di teatro per la cultura e la promozione del territorio

ZIGOZAGO, “MELA”, “I SOGNATTORI”, “INSIEME PER SIRIGNANO”: QUANDO IL PALCOSCENICO ANIMA LE COMUNITA’ E DIVENTA IL FULCRO DI INTERESSANTI ATTIVITA’ DI UTILITA’ SOCIALE.

di Gianni Amodeo           

SPERONE. Volontariato e impegno civico, esperienze di teatro per la cultura e la promozione del territorioOmaggio a ZigoZago junior, l’articolazione associativa dei giovanissimi e delle giovanissime dell’omonimo sodalizio cittadino, per essere stata gratificata del successo pieno nell’affascinante girandola dell’ Ambitosocial del prestigioso Premio nazionale intitolato alla memoria di Antonio Allocca ormai stabilmente nelle prime posizioni della top ten delle migliori e maggiori rassegne del Teatro amatoriale italiano per la qualità delle proposte e il rigore delle selezioni.

Una manifestazione, quella dell’”Allocca”, che si svolge, ad Ercolano, nella location speciale- dedicata alle rappresentazioni negli spazi del magnifico e splendido attrattore del turismo internazionale costituito dal Museo archeologico virtuale– catalizzando l’attenzione l’interesse dell’informazione specialistica di settore e di quella generalista. E soprattutto un riconoscimento straordinario per i virtuosi e le virtuose interpreti di ZigoZago junior che si sono superati nella perfetta rappresentazione della briosa ed esilarante commedia di Giulio Fotia, nel cui titolo, “A casa d’e pazz. Pe na collana e nu profumo”, si legge già un programma di garbati e gradevoli doppi sensi, scambi di ruoli, profferte d’amore e una carrellata di risate. Programma interamente rispettato, grazie all’ un’interpretazione di ZigoZago pienamente godibile e aderente alla “vivacità” del testo, che ha “conquistato” il pubblico e la giuria nel quadro delle ottanta sette opere in concorso presentate al Mav. Un ventaglio di rappresentazioni espressive del fior fiore di tante sensibilità, gusti, umori e linguaggi delle giovanissime generazionisocial, specchio di molteplici e variegate realtà regionali.

SPERONE. Volontariato e impegno civico, esperienze di teatro per la cultura e la promozione del territorioL’esperienza vissuta da ZigoZago junior é stata la chiave ispiratrice del pubblico convegno svoltosi nella Sala consiliare del palazzo comunale, promosso ed organizzato dall’Associazione socio-culturale ZigoZago, ed incentrato sul tema, “Teatro: passione, cultura, integrazione”, con la coordinazione di chi scrive, con l’introduzione di Pasquale Longobardi. Un’opportunità, per porre a confronto le realtà associative- nella fattispecie, quelle con prevalente missione funzionale alla diffusione della cultura per il teatrale- che all’insegna del volontariato, della gratuità, dell’auto-finanziamento, pur tra le carenze di strutture e le frequenti inadeguatezze istituzionali, formano nel territorio presidi d’impegno civico, generando animazione, comunicazione, confronto, conoscenza e frammenti di cultura in senso ampio. Sono i tasselli che concorrono a comporre la piattaforma della sussidiarietà orizzontale, fattore centrale dell’esercizio della cittadinanza attiva, con cui operosamente e con senso di responsabilità si partecipa a rendere vivibile e migliore il contesto sociale di appartenenza, senza Aspettare Godot che non arriverà mai o lo spirito di  Selene l’illuminante che non c’é.

 ZIGO-ZAGO E ORIZZONTI APERTI CON PIO STEFANELLI E FRANCO D’ANNA

SPERONE. Volontariato e impegno civico, esperienze di teatro per la cultura e la promozione del territorioUna storia che continua, tutta calata nel vissuto della comunità di Sperone, ed è iniziata a metà degli anni ’70 del secolo scorso. E’ la storia di Zigo-Zago, documentata da un video di buona fattura con immagini d’epoca e a colori, un montaggio ben confezionato e scandito da un incisivo spartito musicale e di canzoni, che si deve a Pio Stefanelli, di professione operatore socio-sanitario, lavoro a cui associa nel tempo libero tanta passione per la fotografia e per gli audiovisivi. Un video,che segna con i suoi squarci i tanti momenti della vita in palcoscenico vissuti, e che vive alla meglio ZigoZago attraverso le generazioni della piccola comunità locale, con tanti spettacoli di genere comico proposti con successo nelle più disparate realtà della provincia di Avellino e più recentemente nell’area metropolitana di Napoli. E proprio la proiezione del video di Stefanelli faceva da prologo al convegno, con l’intervento del sindaco Marco Santo Alaia, che dava risalto al ruolo che le associazioni svolgono con positive valenze nel contesto cittadino;associazioni verso le quali la civica amministrazione, per quello che le è consentito, é da sempre vicino, riconoscendone la basilare funzione sociale; funzione che con le performance di ZigoZago– spiegava il “primo cittadino”- viene espressa al meglio.

SPERONE. Volontariato e impegno civico, esperienze di teatro per la cultura e la promozione del territorioPassaggio significativo era sviluppato da Carmela Peluso e Lucia Soriano, che coniugano i ruoli di madri di famiglia e di lavoro, con quelli di essere anime e …. motori di ZigoZago junior. Un impegno di pazienza e costanza, per la lettura e la comprensione dei testi, la preparazione e le prove, con cui dare ai ragazzi e alle ragazze gli stimoli e l’entusiasmo, per essere protagonisti sul palcoscenico. E il successo del Mav é la risultante di un’ accurata e collaudata metodologia, che promette tante altre analoghe performance come di qualche settimana fa ad Ercolano. La lettura e l’illustrazione della “carta d’identità” storica e sociale di ZigoZago erano fornite da Franco D’Anna, regista-super visore e fac-totum.

QUANDO C’ERANO IL PCI E L’AZIONE CATTOLICA

SPERONE. Volontariato e impegno civico, esperienze di teatro per la cultura e la promozione del territorioUn fermo-tempo con densi e intensi flash sugli anni ‘70, quando la comunità di Sperone– e non solo, naturalmente- aveva profili, usanze e costumi diversi dagli attuali segnati dalle impronte del benessere materiale e dei consumi diffusi. Franco allora era chiamato affettuosamente “ ‘ O proletario” per i suoi fervori di rigoroso marxi-leninista e per i suoi sognanti entusiasmi verso Che Guevara e i “Movimenti di liberazione dal capitalismo degli States oppressivo e inumano” in Sud America, mentre ora Franco, che è stimato funzionario dell’Inps di Avellino, si riconosce in una visione di vita liberale e di moderato disincanto, senza preclusioni ideologiche “a prescindere”.E nel ricomporre la trama dei ricordi, Franco D’Anna, rappresentava la realtà di Sperone di circa mezzo secolo fa, quando la scena   politica era “dominata” dal Pci e molto … meno dalla Dc, e tra le giovani generazioni la linea di discrimine era netta e marcata; e così i giovani frequentavano esclusivamente la sede del Partito comunista e la Federazione italiana dei giovani comunisti, mentre le giovani frequentavano soltanto ed esclusivamente la sede dell’Azione cattolica della comunità parrocchiale di Sant’Elia profeta, retta da don Ennio Pulcrano, scomparso una decina di anni orsono.

Sono gli anni, in cui “nasce”   ZigoZago, come gruppo di volontari, con precipue finalità d’impegno sociale per contrastare le difficoltà delle famiglie e dei ragazzi in disagio; ed il teatro, di cui Franco e tutti gli amici del gruppo sono appassionati diventa il veicolo naturale, per fare animazione tra i ragazzi e attività formativa. Un itinerario che prosegue. E c’è il dettaglio, per nulla secondario: Franco D’Anna ha sposato Anna Maria Ciccarelli, la presidente dell’Azione cattolica di quegli scintillanti e … vicini anni ’70. Una famiglia laboriosa, con due figlie ben laureate e un’altra in procinto di esserlo.                    

IL CANTIERE DI “MELA” PER LA RASSEGNA REGIONALE DELL’ESTATE AVELLANA.  IL TEATRO TRA LE SBARRE E NON SOLO 

Sulla realtà di “Mela” e della sua eccellente attività di promozione e diffusione della cultura per il teatro si soffermava Giovanna Montuori. Una rivisitazione delle iniziative condotte a buon fine in tutti questi anni, per far crescere e sviluppare il tasso qualitativo della rassegna “…Teatro sotto le stelle”, “inventata” alla grande da Riccardo D’Avanzo e cuore pulsante del Cartellone dell’Estate avellana. E’ una rassegna ormai consolidata nella struttura logistica ed organizzativa, tra le più attrattive della Campania. E l’Anteprima dell’edizione 2017 è appena andata in scena al “Biancardi” con l’orinale rappresentazione in dialetto napoletano de “L’Avarodi Moliére, proposta dalla compagnia dei “Carmenauti”   per la regia di Carmela Giacometti.

Alla scoperta de “I SognAttori”, che si rapporta alla Pro Loco di Baiano, conduceva l’intervento di Mariella Del Basso. Un percorso, per far conoscere la realtà della piùgiovaneAssociazione teatrale operante sul territorio, con un programma di impegni che si annuncia decisamente interessante. E tra le più recenti rappresentazioni de “I SognAttori”, con la regia di Salvatore Sgambati, è stata tra le migliori proposte al “Biancardi” di Avella.

L’identikit di “Insieme per Sirignano” era tracciato da Antonio De Carlo. C’è tanto teatro amatoriale nelle attività dell’Associazione con encomiabili performance, tra cui alcune realizzate “dietro le sbarre”, per recare sorriso e momenti di svago ai detenuti. E nelle finalità di “Insieme per Sirignano” c’è una varia e articolata azione di sostegno alla terza età, in collaborazione ormai pluriennale con l’Associazione “Per Bacco” di Baiano, oltre che sul versante dell’informazione socio-sanitario, grazie ai proficui rapporti con il Piano di zona sociale.

Un panorama ricco di segnali positivi e costruttivi, senza inconcludenti e deteriori “protagonismi” personalistici e degno di ampia considerazione, quello posto sotto la lente d’ingrandimento del convegno, promosso da ZigoZago, con il grande merito e pregio di aver fissato le condizioni, per tradurre in attività di sistema la programmazione plurale delle associazioni. Un dato ben identificato e sottolineato da Carmine Festa, presidente del sodalizio speronese, per sollecitare più frequenti e costanti scambi inter-associativi. E’ la strada migliore- ha sottolineato- da praticare, per concorrere valorizzare il territorio dell’ Unione intercomunale del Baianese e dell’Alto Clanio.