
La crisi dell’industria automobilistica italiana si aggrava. Stellantis ha annunciato 350 nuovi esuberi in Campania: 300 posti verranno tagliati nello stabilimento di Pomigliano d’Arco e altri 50 a Pratola Serra. Un nuovo colpo al settore, già in forte difficoltà, con la produzione di veicoli scesa ai livelli più bassi dal 1956.
I sindacati, in particolare la Fiom-Cgil, denunciano il progressivo disimpegno del gruppo in Italia e chiedono un intervento immediato del governo per tutelare i lavoratori. La produzione della piattaforma Small a Pomigliano è prevista solo per il 2028, mentre la nuova Fiat Panda arriverà nel 2030. Nel frattempo, migliaia di lavoratori affrontano cassa integrazione, salari ridotti e poche prospettive di stabilità.
Mentre gli azionisti continuano a incassare profitti miliardari, il comparto automotive italiano rischia il tracollo. I sindacati invocano un tavolo di crisi a Palazzo Chigi per evitare il definitivo smantellamento del settore e chiedono investimenti concreti per garantire il futuro dell’industria automobilistica nazionale.