Sono un dipendente dell’ex Circumvesuviana, oggi Ente Autonomo Volturno. Apprezzo l’ennesimo intervento dell’ex sindaco di Sperone Alaia ma qualche dubbio mi vien spontaneo. Alaia suggerisce un “forte intervento dei sindaci del mandamento per la questione ritardi e sicurezza della ferrovia campana”: credo, invece, che la voce forte la si doveva fare quando l’anno scorso i sindaci del mandamento intervennero sul caso EAVBUS. Bene, fecero sentire la loro voce – a dire il vero fioca – che poi ha portato l’utenza ad utilizzare bus privati, in accordo con la provincia di Avellino. Tutto questo è successo, indebolendo ulteriormente la società di trasporto su gomma. All’epoca dei fatti, l’EAVBUS non era nemmeno fallita. Un appello accorato fu fatto dal sottoscritto ai sindaci del mandamento di Baiano: l’unico a rispondere fu Mimmo Biancardi sindaco di Avella che raccolse e si mise a disposizione. Poi il nulla. Nessuno se ne è fregato, di Circumvesuviana si è parlato solo per la disputa sull’antenna si, antenna no, sulla stazione ferroviaria di Baiano. Solo lamentele da parte dell’utenza, dove il personale era l’unico responsabile della catastrofica situazione dell’azienda di trasporti. Orbene, io dico che oggi i sindaci dovrebbero – anzi devono, hanno questo compito istituzionale – di farsi portavoce dei propri cittadini “interagendo” con i politici regionali di riferimento che, a mio avviso, sono parte integrante e sostanziale della politica della regione Campania e pertanto corresponsabili dello sfacelo del trasporto pubblico locale in Campania.Di una cosa può stare tranquillo Alaia e quanti leggeranno questa lettera: la settimana scorsa è stato firmato a Roma, al ministero del Tesoro, il piano “salva EAV”. In questo modo si è scongiurato il crac L’Eav Holding – che gestisce le tre aziende su ferro della Regione: Circumvesuviana, Metrocampania Nord-Est. Con i soldi sbloccati dall’accordo tra giunta regionale e Tesoro, a cui bisogna aggiungere 200 milioni di fondi Fas e altri 50 milioni previsti nel decreto ad hoc del governo, entra nel vivo l’operazione di salvataggio del trasporto pubblico campano. In prima linea il commissario ad acta Pietro Voci, il cui piano di rientro ha ottenuto l’ok da Roma.Può bastare? Sicuramente per il momento si, ma non per comprare i treni come dice Alaia: basta iniziare la manutenzione di quelli pochi rimasti in esercizio. Fabrizio Montella