di Lucio Ianniciello
Carmine Gautieri si presenta alla piazza avellinese, le sue prime parole: “Onorato di allenare qui, questa è una squadra forte. Ho fatto subito la risoluzione contrattuale a Trieste, l’Avellino non si rifiuta. Si possono fare grandi cose”.
Ecco cosa dice su tifosi e squadra: “I tifosi devono starci vicino. Avellino vive di calcio, il pubblico è stato sempre il dodicesimo uomo. Dobbiamo dare sempre il massimo. I ragazzi devono essere orgogliosi. I tifosi si conquistano con l’anima, il cuore, il sudore l’appartenenza. Dobbiamo sputare sangue, trascinarli”.
Per il tecnico contratto fino al 30 giugno con prolungamento in caso di finale play off: “I contratti vanno guadagnati con professionalità e risultati. Sono qui per lavorare bene. Il contratto viene di conseguenza. Non devo mettere in discussione l’Avellino, questa piazza non si rifiuta”.
C’è spazio anche per l’episodio del dischetto da lui cancellato quando era giocatore dell’Atalanta, macth contro l’Avellino al Partenio nella Serie B 2003-2004: “Capparella avrebbe comunque sbagliato il rigore. Quel punto ci fece vincere il campionato ma io mi presi 10mila euro di multa”.
Il modulo: “Si può giocare con tre attaccanti o con due. Ci saranno due sistemi di gioco, i giocatori devono avere certezze. Il 4-4-2 non si scarta, col 4-3-3 cercherò di mettere nelle migliori condizioni i giocatori che ho. Si dovrà difendere anche quando si attacca. Bisogna trasmettere una mentalità vincente. Conta l’atteggiamento”.
La classifica: “Dobbiamo fare di tutto per prendere il Catanzaro. Con i risultati ci riusciremo. Non guardiamo il Bari, poi si valuterà”.
Sabato l’esordio di Gautieri, al Partenio Lombardi arriva la Fidelis Andria: “Ci sono due giorni a disposizione, abbiamo tempo. Non ci devono essere alibi. Ci vuole bravura da parte nostra nel preparare il match. Serve recuperare qualche ragazzo non al meglio”.