di Lucio Ianniciello
Oggi ha parlato Emanuele Santaniello, l’attaccante dei lupi analizza subito la situazione della squadra, reduce da 2 punti nelle ultime 4 gare: “È un periodo un po’ difficile, non vengono i risultati e ci sono dei problemi legati al Covid. Non è un alibi, avremmo potuto fare di più. Domenica scorsa siamo scesi di nuovo in campo dopo 20 giorni. Abbiamo lavorato sugli errori, speriamo di riscattarci già da domani”. Va un po’ indietro col tempo per ricollegarsi al presente: “Credo che a inizio campionato, con l’organico al campleto, abbiamo fatto bene. Ora ci sono le assenze, per esempio Silvestri si era ripreso solo da due giorni. Ci adattiamo, proviamo a dare tutto”.
La sua posizione prediletta in campo: “Il meglio l’ho fatto da prima punta, con altre due. Dove il mister ritiene possa dare il mio contributo mi adatto”. Domani i lupi recupereranno il primo dei tre match a Potenza, un campo che Santaniello conosce bene per averci giocato l’anno scorso col Picerno. Il grande ex è mister Capuano: “Conoscendo Capuano so che le sue squadre sono rognose. Anche loro devono fare punti. Potenza mi ha portato bene, mi ha esaltato. Magari domani riesco a dare un segnale”. L’Avellino va meglio in trasferta che in casa: “Nel nostro stadio ci danno meno spazio. Fuori i nostri avversari devono fare la partita e giocano a viso aperto come è capitato a Palermo e Foggia. Chiaro che dobbiamo cambiare il trend, con i tifosi presenti sarebbe stato meglio”.
Si sofferma più nello specifico sulla situazione Covid nel periodo di stop forzato. “Gli allenamenti non erano quelli normali con la rosa ridotta. Non voglio creare alibi ma sarei ipocrita se dicessi che non ha inciso. Sappiamo di poter ambire ad un ottimo campionato”. I lupi fino al 23 dicembre giocheranno ogni tre giorni: “Adesso pensiamo solo al Potenza, una vittoria domani potrebbe darci fiducia”. I cambiamenti nella vita di un calciatore in tempo di Covid: “Ci sono, siamo sempre sottoposti a controlli. Ogni giorno ci può scappare un positivo. Condiziona anche fisicamente, giocare ogni tre giorni non ti consente di mettere benzina nelle gambe rispetto ad una preparazione normale”.