Unione dei Comuni, interviene l’architetto Angelo Piciullo: “Tra le funzione da condividere nell’unione dei comuni ha priorità assoluta la pianificazione urbanistica territoriale, in sintonia con il quadro normativo vigente e nel rispetto degli indirizzi del piano urbanistico provinciale (PTcP). È in corso un ampio ed interessante percorso istituzionale sulla costruzione dell’area metropolitana, che nel mese di gennaio 2014 entrerà in una fase più concreta . Tra le ipotesi che sono al momento in campo c’è la possibilità che nei limiti dell’Area metropolitana di Napoli rientri anche il territorio della nostra vallata. Rispetto a tali novità strategiche, penso che sia del tutto inadeguato che ogni singola amministrazione comunale sia impegnata a redigere il proprio piano urbanistico comunale (PUC). Sarebbe invece utile che nella costituenda “unione dei comuni “ fosse condivisa una strategia comune per lo sviluppo e l’assetto del territorio . Oggi i singoli centri urbani sono dei “quartieri” di una “città baianese“ disordinata, informe, priva di servizi collettivi adeguati ed efficienti (dallo sport alla sanità, dalla scuola ai trasporti). Bisogna ripartire dalle risorse e dalle vocazioni del nostro territorio , inteso come ecosistema, i cui punti di forza sono: la posizione geografica, il sistema dei rilievi collinari, il patrimonio storico/architettonico, la rete infrastrutturale regionale e statale. Il “Baianese” è parte di un complesso territoriale molto più ampio e complesso. Se si continua con un governo del territorio così frazionato e dissociato, resteremo nel solco di una periferia urbana, nel quale da tempo ci stiamo inesorabilmente avviando deturpando, giorno dopo giorno, il paesaggio naturale e rurale. Se non si parte dal territorio e dalle questioni del miglioramento strutturale dei servizi e della messa in sicurezza del territorio, sinceramente, questo avvio dell’unione dei comuni” per la gestione di alcuni servizi, mi appare del tutto impropria, anche se, comunque, bisogna riconoscere il fatto positivo che i sindaci del territorio incominciamo a discutere e a ragionare insieme”.