Leggendo il resoconto di Bassa Irpinia sull’incontro dei sindaci in riguardo all’Unione dei Comuni, penso che siamo proprio di fronte a un vero arretramento – non perché mancavano due Sindaci, cosa non trascurabile – rispetto alla costruzione di una futura Città, riconoscendo, come ho avuto modo di dire, che non esiste nessuna città nel nostro territorio, al contrario di chi pur sostenendolo concettualmente si contraddice nelle proposte.
Se poi per “costruirla”, la Città, si vuole passare attraverso una Unione con un proprio stemma, che all’interno debba contenere gli stessi stemmi dei sei comuni, vuol dire che ci si stia incamminando nella direzione opposta alla sua costruzione.
Inoltre, spingendosi anche a proporre come simbolo dell’Unione l’anfiteatro di Avella, vuol dire che siamo, purtroppo, di fronte a una disarmante improvvisazione. Non perché l’anfiteatro non ne è degno – nonostante quel poco che ne è rimasto e per come infelicemente viene presentato – ma perché è sovrastato fisicamente e simbolicamente dalla massiccia Rocca Avellana, che con le sua mura e dall’alto della sua collina, domina imponentemente tutto il territorio – e anche oltre – di quell’Unione che si vuole definire persino Baianese.
Allora, perché non proporre anche sei patroni con sei feste patronali? La Città sarà sì bella che fatta! (Armando Sodano)