Che fine hanno fatto i fondi per il Centro di Protezione Civile di Contrada Fusarelle a Lauro? E perchè in una zona ad alto rischio idrogeologico, invece di pensare come è avvenuto a Sarno a realizzare un presidio di Protezione Civile si pensa a dare una sede all’Asl, quando la sede naturale, per cui sono stati spesi milioni di euro dovrebbe essere quella della clinica Ex Parco degli Ulivi? Sono domande semplici, che però restano senza risposte da anni, anche nelle sedi deputate. Forse dovremmo aspettare la prossima campagna elettorale per le regionali per avere una risposta? La verità è che per interessi di bottega si continua a non far partire alcuna iniziativa. Un ritardo di ventuno anni, così come è avvenuto per la Vallo Lauro Spa, che ha cambiato il percorso di una strada che doveva essere una via di fuga in caso di frana. Ma la domanda principale resta sempre a stessa: che fine hanno fatto i finanziamenti. A partire da quelli per il recupero della struttura per cui erano state stanziate da tempo somme da parte della giunta regionale di Stefano Caldoro ed in particolare dall’assessorato guidato da Edoardo Cosenza. E partiamo proprio da questo profilo. L’ultimo atto in ordine di tempo per il ripristino funzionale della struttura e i fondi necessari erano stati già individuati dalla giunta Caldoro. Basta pensare finanziamento di cui al Decreto Dirigenziale n. 90 del 21/07/2015″. Ma i provvedimenti da parte della Regione gestita dal centrodestra sono stati vari. Anche perché era stata prevista una spesa di 324.562,48 sui fondi accantonati per imprevisti tra le somme a disposizione della Stazione appaltante del quadro economico approvato con decreto dirigenziale n. 212/2010 e che le risorse precedentemente impegnate con decreto dirigenziale n.313/2009 erano sufficienti a garantire tale spesa. Gli interventi proposti avevano il principale obiettivo di ripristinare le parti impiantistiche che sono state oggetto di vandalizzazione e di rendere gli edifici funzionali e pronti per l’utilizzo per i quali sono stati progettati. Si evidenzia, altresì, che trattandosi di interventi di ripristino, le caratteristiche fisiche e tecnologiche”. Per quello che riguarda il presidio dei Vigili del Fuoco nella sede della Protezione Civile, il Viminale ha autorizzato, ormai dal 2014, che un presidio dei Vigili del Fuoco potesse essere trasferito dalla sede destinata, quella di Quindici ad una sede diversa, nel Vallo di Lauro. Iniziativa e nulla osta che è stato possibile grazie alla volontà di dare una sede adeguata da parte del allora sindaco di Quindici Liberato Santaniello. Sono passati quattro diversi comandanti provinciali dei Vigili del Fuoco, da Tuzzolo all’ingegnere D’Eliseo fino all’attuale comandante Luca Ponticelli. Non solo, proprio con l’ingegnere Barbarulo abbiamo svolto un sopralluogo ed un incontro con i sindaci del Vallo per decidere i vari passaggi. Tra cui non c’è, come qualcuno vuol far credere, il comodato d’uso. Purtroppo la proposta dorme in un cassetto dell’ Unione dei Comuni, che ha in ogni modo tentato di temporeggiare su questo capitolo, vanificando l’idea della Cittadella della Protezione Civile. Infine l’attuale governatore della Campania, il profeta De Luca da Lira Tv omette da circa due anni di rispondere nelle sedi deputate all’interrogazione che a maggio 2017 è stata depositata da parte del consigliere regionale Gianpiero Zinzi. Sulla vicenda ho di recente investito il consigliere regionale Carmine De Pascale, invitandolo anche ad un sopralluogo presso la struttura. Ma gli stessi consiglieri regionali non sono al corrente delle intenzioni da parte della Giunta e dei responsabili in materia di Protezione Civile sul futuro dell’area, benché ci siano fondi e anche termini precisi per attivare una Cittadella dell’emergenza. Si tratta di una vicenda vergognosa su cui ben presto solleciterò altre iniziative in aula con uno specifico question time.