A quattro anni, dalla scomparsa del magistrato Mario Conte, oggi 28 settembre 2019 il Comune di Villanova del Battista, gli ha intitolato la Sala Consiliare, per rendergli omaggio del suo impegno civile profuso, e, l’attaccamento dimostrato nel corso degli anni, al suo paese d’origine.
Mario Conte , nacque a Napoli, ma, da genitori originari di Villanova del Battista, , giovanissimo fu in prima linea nell’antimafia al tribunale di Palermo, per poi proseguire la sua carriera come pubblico ministero a Bergamo.
Ha scritto un libro, che rappresenta il suo testamento dal titolo: “E se fossi tu l’imputato? Storia di un magistrato in attesa di giustizia”
Alla cerimonia, hanno preso parte: Raffaele Panzetta (Sindaco di Villanova del Battista ), Gaetano Carlizzi ( Magistrato ), Franco Ionna ( Direttore IRCCS Fondazione Pascale ) e Franco Roberti (Assessore della Sicurezza alla Regione Campania).
Sindaco Panzetta secondo lei ci saranno ripercussioni di questo convegno oggi a Villanova. “In realtà, le grandi ripercussioni non ce le attendiamo, se non quello di far conoscere questo nostro concittadino illustre, che ha speso una vita per la giustizia, ha avuto una carriera brillante in magistratura fino a quando non è caduto in un evento , che purtroppo lo ha visto coinvolto e rinviato a giudizio per cose per il quale era totalmente innocente. Ha speso una vita anche per difendersi e questa cruda battaglia ha comportato anche una compromissione della sua integrità fisica fino ad essere stato poi colpito da un male incurabile ed’ è deceduto. Grazie a Dio, ha visto dichiarare la sua innocenza ,ma, questo non è valso, non è servito a salvarlo . Da questi eventi noi ci aspettiamo niente altro che costruire la nostra memoria anche di comunità attraverso questi concittadini illustri che danno esempio in giro della nostra comunità e della integrità dei nostri valori culturali .
Secondo lei lo Stato non è latitante dopo questa disavventura del Magistrato Conte. “Lo Stato, io da Avvocato non posso dire, che lo Stato sia latitante, dico semplicemente, che purtroppo spesso sentiamo parlare di sistema tritacarne, quando si entra nelle mani della giustizia . E, lui da magistrato si era reso conto ancora di più , e, ancora meglio che a volte è un sistema che non ha rispetto per alcuni valori umani, che vengono compromessi dalle lungaggini istruttorie, dalle lungaggini dei processi, dai processi sommari con la stampa ,e, ti distruggono la vita a prescindere, poi , da quello che è la colpevolezza o meno “ .
Un folto pubblico, ha riempito la sala convegni, partecipando al dibattitto, che ha visto l’intervento dei numerosi relatori.
Carmine Martino